lunedì 28 aprile 2008

DISGRAFIA


Ecco cosa è apparso in internet circa dieci giorni fa' (http://notizie.alice.it/notizie/...pmk=nothpcro)

Roma, 19 apr. (Apcom) - Lo studio, presentato nei giorni scorsi a Faenza durante il convegno nazionale sulla Disgrafia 'La fatica di scrivere', mostra come il 20,7% degli alunni esaminati sia disgrafico, pur in assenza di particolari patologie, mentre la segnalazione di tale disturbo è di fatto solo dello 0,75%.

"La ricerca - commenta Venturelli - evidenzia in maniera inequivocabile che la disgrafia ha caratteristiche sue proprie e che generalmente non si manifesta in presenza di dislessia. Infatti, se la maggior parte dei dislessici sono anche disgrafici, è anche vero che la stragrande maggioranza dei disgrafici non sono dislessici, in quanto i disgrafici senza dislessia segnalata sono il 20% sul totale".

Un altro dato rilevante è stato riscontrato nella correlazione tra disgrafia e basso rendimento scolastico, "come se il mancato apprendimento di questa abilità esecutiva di base - conclude la grafologa - interferisse sugli altri successivi apprendimenti; il che spiegherebbe l'altra correlazione riscontrata tra disgrafia e disortografia.

"Attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola è bene quindi prevenire la conoscenza di questa particolare forma di disturbo di scrittura manuale".

Gli insegnanti non dovrebbero avere nessun tentennamento nel segnalare gli alunni con problematiche nello scrivere normalmente; soprattutto durante la scuola dell'Infanzia e primaria quando la prevenzione della disgrafia ha alte possibilità di essere trattata con esiti positivi.

Con il crescere dell'età, invece, le possibilità di successo diminuiscono, anche perché gli esperti devono fare i conti con una personalità più strutturata e il subentrare dei nuovi mezzi tecnologici di scrittura.


Di disgrafia si parla poco, ma, come si evince dall'articolo colpisce più del 20% degli scolari.
La disgrafia, come ho già scritto, è la difficoltà nello scrivere a mano. Il bambino disgrafico scrive lentamente e il risultato è molto scadente compaiono lettere grandi, piccole, lo spazio è organizzato male, non seguono le righe e spesso concetti sono espressi in maniera approssimativa e molto stringati perché nella complessità del ricordare dove mettere la penna e come formare le lettere il disgrafico molto spesso dimentica ciò che voleva dire. Il rendimento dello studente disgrafico è scarso perché fatica a completare i lavori sia a casa che a scuola.
Di sicuro l'uso della video scrittura piò aiutare i disgrafici, però, come è facile immaginare, ci sono delle situazione in cui l'uso del PC non è consentito, faccio un esempio banale scrivere su un foglietto un numero di telefono oppure un appunto al volo... non sempre si ha un palmare o un telefonino a portata di mano soprattutto fra i bambini..... quindi cosa si può fare per poter migliorare la scrittura in questi bambini.... Ecco cosa ho trovato sempre in internet

23/06/2007 - PERCHE' LA BRUTTA SCRITTURA NON DIVENTI MOTIVO DI ESCLUSIONE
Ospitiamo un intervento della presidente dell'Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura

La disgrafia, ossia la cosiddetta "brutta scrittura" o "scrittura illeggibile" è un fenomeno in continuo aumento nelle scuole italiane e riguarda bambini della suola primaria fino a giovani adulti che frequentano l'Università.
Spesso i bambini e ragazzi disgrafici possiedono buone capacità di lettura e non sono affatto dislessici, come si tende a credere di solito.
La loro disgrafia deriva, talvolta, dal fatto di aver imparato a scrivere troppo presto, in un momento in cui le abilità specifiche per l'apprendimento della scrittura non erano giunte a piena maturazione (es: schema corporeo, organizzazione spaziale e temporale, coordinazione motoria, lateralità emisferica, etc); qualche altra volta dal fatto che l'insegnamento del gesto grafico è stato troppo affrettato ed i bambini non sono riusciti ad imparare i movimenti corretti per riprodurre il modello scolastico di scrittura corsiva, alla scuola primaria; qualche altra volta dal fatto che i bambini possono attraversare momenti di disagio affettivo che rendono improvvisamente illeggibile ed oscura la loro scrittura.

In tutti questi casi, l'incapacità di produrre una scrittura chiara e leggibile determina una mancanza di autostima in senso lato, nei bambini e ragazzi che ne sono afflitti.
La disgrafia è vista come un problema che coinvolge non solo la scrittura, ma anche le altre abilità e può portare i disgrafici ad un atteggiamento di disimpegno ed autoesclusione rispetto a tutto ciò che propone la scuola.
Quando gli insegnanti o i genitori decidono di affrontare il problema disgrafia si rivolgono al logopedista, cioè allo specialista che si occupa di riabilitazione del linguaggio orale e delle difficoltà di lettura, o al neuropsichiatria infantile, che riscontra la presenza di eventuali DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) ed i disgrafici non ottengono, di solito, alcun sensibile miglioramento della loro scrittura.
Il problema della disgrafia senza dislessia, infatti, non è di tipo sanitario, ma di tipo pedagogico e può essere affrontato, con buoni risultati, attraverso un ciclo di rieducazione della scrittura.

In Italia, i grafologi rieducatori della scrittura hanno una formazione psicopedagogica finalizzata al trattamento delle disgrafie e sono riuniti nell'Associazione ANGRIS (Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura).
Le sedute di rieducazione della scrittura sono incontri settimanali della durata di un'ora, in cui il grafologo rieducatore aiuta il bambino o ragazzo disgrafico a lavorare sul proprio problema, attraverso una serie di esercizi grafomotori che riguardano non solo la mano scrivente, ma tutto il corpo e, in particolare, la posizione che il ragazzo assume davanti al foglio di scrittura.
Il costo di una seduta non è elevato: equivale a quello di una lezione di recupero.
Generalmente, nel corso di un anno scolastico, i bambini e ragazzi disgrafici riescono a perdere gli automatismi scorretti che generavano la loro "brutta scrittura" e ad acquisire i movimenti corretti del modello scolastico di scrittura corsiva.

Ecco cosa scrive Anna nel forum della Dislessia:

SE QUALCUNO E' INTERESSATO MIO FIGLIO STA ANDANDO DA UNA GRAFOLOGA

ISCRITTA ALL'ALBO.
SEMBRA CHE CHI E' DISGRAFICO POSSA MIGLIORARE IN MODO DA POTER LEGGERE LA PROPRIA CALLIGRAFIA E PRENDERE APPUNTI.
LOGOPEDISTI E NEUROPSICOLOGI DI GARBAGNATE STANNO COLLABORANDO INSIEME E HANNO NOTATO MIGLIORAMENTI..
SECONDO LA GRAFOLOGA SI PUO' INIZIARE ANCHE DAI 10 ANNI IN SU NON C'E' TERMINE D'ETA' PER UNA RIABILITAZIONE.
INTORNO AI 10 ANNI I RAGAZZI HANNO PIU' VOGLIA DI COLLABORARE PER NON USARE SEMPRE IL PC.
LA PROCEDURA E' QUESTA.
1° VIENE FATTO UN INCONTRO SOLO CON GENITORI, MA VUOLE TUTTI I QUADERNI E DISEGNI DALLA SCUOLA MATERNA FINO ALL’ANNO CORRENTE SCOLASTICO (SIA QUADERNI DI ITALIANO CHE MATEMATICA)

2° INCONTRO CON IL RAGAZZO DOVE FA ANCHE DEI TEST DI SCRITTURA
3° INCONTRO CON I GENITORI E CONSEGNA DELLA DIAGNOSI (COSTO CIRCA 200 EURO).

QUESTA NON SERVE AI FINI ASL O DELLA SCUOLA SERVE SOLO PER CAPIRE SE SI PUO’ INIZIARE CON UN PERCORSO RIEDUCATIVO O RIABILITAZIONE
STA POI AI GENITORI E AL RAGAZZO DECIDERE SE INIZIARE QUESTO PERCORSO OPPURE NO.

LA GRAFOLOGA PUO’ FARE UN FOGLIO PER DICHIARARE LE USCITE SCOLASTICHE PER LA RIABILITAZIONE COME GIUSTIFICA CHE SERVE ALLA SCUOLA.

LA RIABILITAZIONE DI SOLITO E’ UNA VOLTA ALLA SETTIMANA PER UN’ORA.

IL RAGAZZO DOVRA’ ESERCITARSI TUTTI I GIORNI TRANNE IL GIORNO IN CUI VA A FARE RIABILITAZIONE.

5 MINUTI PER ESERCIZI MOTORI E 5 DI ESERCIZI GRAFOLOGICI.

IL COSTO DELLE SEDUTE E’ COME QUELLO DI UNA LEZIONE PRIVATA DI UNA LOGOPEDISTA.

HO SAPUTO INOLTRE CHE LA MAGGIOR PARTE DEI DISGRAFICI E’ AMBIDESTRO.

IL BIANCO DEL FOGLIO RIFLETTE PER QUESTO I QUADERNI DELLA ERICKSON SONO STATI STUDIATI IN MODO CHE IL MARGINE SINISTRO SIA VERDE E IL DESTRO ROSSO E LA RIGA PER SCRIVERE IN AZZURRO.
IO NON SO’ SE FUNZIONA QUESTO METODO.

ABBIAMO DECISO DI PROVARE POI VI FARO’ SAPERE SE E’ VERAMENTE VALIDO.

SPERO DI AVER CHIARITO E DI AVER DATO SPIEGAZIONI PIU’ SEMPLICI
Di sicuro tentare non nuoce e soprattutto se dovesse veramente funzionare almeno questi bambini hanno non dico una calligrafia bellissima, ma almeno leggibile........
Speriamo.....
Buona serata a tutti.

martedì 22 aprile 2008

STUDIO CON MAPPE

Lo studio con mappe è un valido strumento per i ragazzi dislessici, soprattutto nella fase di ripasso perché gli permette di avere subito "sotto mano" le informazioni importanti, minime con magari delle figure che richiamano i concetti.
Ma che cos'è una mappa?
Ce ne sono principalmente di due tipi: mentali e concettuali, ma in generale sono strumenti grafici in cui si raccolgono le nozioni, idee, sviluppo di pensiero.
Per farsene un'idea:

mappe mentali [da Wilkipedia: si parte definendo un argomento centraleCentral Topic o simili) e si sviluppa la mappa secondo una logica radiale. A quello centrale possono infatti essere collegati in forma radiale una serie di nodi di primo livelloTopic), ciascuno dei quali può essere ulteriormente articolato in Subtopic (nodi di secondo livello) e così via]

Esistono software che elaborano mappe mentali opensource esiste FreeMind- free mind mapping software dal sito dell'Istituto Pedagogico di Bolzano si può scaricare liberamente l'open tutorial didattico per FreeMind 0.8.0 a cura di Luisanna Fiorini.
A pagamento ricordo MindManager di cui spiega molto bene la funzionalità http://www.noiosito.it/manumm.htm.

mappe concettuali a differenza della mappa mentale si sviluppa dall'alto verso il basso e dal generale al particolare ed è la rappresentazione di un ragionamento


Esistono molti programmi che aiutano alla costruzione di mappe ricordo CmapTools [una guida la si può trovare a questo link http://www.noiosito.it/cmap.htm] , Compendium e anche Diagram designer .
Esistono poi altri ambienti per lo sviluppo di mappe concettuali a pagamento ricordo come primo Knoledge Master e Inspiration e Kidspiration (per bambini).
In internet è possibile trovare appunti di studio fatto con le mappe per esempio nel dis-blog è possibile trovare molto materiale, ma anche www.studioinmappa.it qui si possono trovare esempi di mappe create con Word adatte a mio avviso per la scuola primaria però queste si possono ampliare e possono essere un ottimo punto di partenza, per le scuole secondarie un esempio è http://www.scuolainsiemeweb.it/index.htm nella sezione mappe c'è molto materiale......

Per quanto riguarda la teoria e la costruzione delle mappe ho trovato un link veramente interessante e completo, chi volesse approfondire basta cliccare: http://www.mariafamiglietti.it/mappe_concettuali.htm

giovedì 17 aprile 2008

IL DIRITTO ALLA LETTURA

Ecco un articolo veramente interessante , che mette in luce finalmente che anche in Italia le cose si stanno muovendo per poter garantire a tutti anche a chi non può leggere, che siano essi non vedenti o dislessici poco cambia, di potersi gustare un romanzo (apperna uscito in libreria) oppure studiare....


«Editori, pubblicate in digitale»

La Nuova Sardegna (13-04-2008)

Appello delle associazioni di ciechi e ipovedenti: libri sardi non solo di carta.


Bachisio Zolo: «Lo Stato stanzia risorse destinate all'utilizzo dei formati per Pc»

di Federico Sedda

NUORO. Appello agli editori sardi: «Pubblicate i vostri libri in formato digitale, fate in modo che i ciechi e gli ipovedenti possano avere accesso anche alla cultura sarda attraverso la lettura del computer.
Ora la legge lo permette: sono disponibili appositi contributi all'editoria».
È Bachisio Zolo, non vedente e direttore dello Ierfop (istituto per la formazione dei disabili), a lanciare il messaggio agli editori della Sardegna.
A spingerlo è il decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 7 aprile scorso che mette a disposizione oltre due milioni e mezzo di euro in ambito nazionale. Il decreto è del 18 dicembre 2007 ed è stato firmato dal ministro per i Beni e le Attività culturali, Francesco Rutelli.
«Diversi editori -spiega Zolo - pubblicano già in formato digitale e questo permette ai non vedenti di avvicinarsi al testo senza mediazioni. Nella maggior parte dei casi non succede e a noi non resta che scannerizzare i libri di carta e trasformarli in digitali. Ma è un'operazione complicata. Con
i nuovi incentivi, gli editori potranno pubblicare direttamente in digitale. I libri, peraltro, non potranno costare più di 9,90 euro».

I ciechi e gli ipovedenti, dunque, potranno leggere le novità editoriali non più solo in braille, ma direttamente sul loro personal computer. In questo modo i non vedenti potranno avere accesso alla maggior parte dei libri di nuova edizione e non più solo a quei pochi “tradotti” nella scrittura braille. Il progetto finanziato dal ministero assicura la possibilità di mettere a disposizione,
entro tre giorni dall'uscita del libro sul mercato, almeno tremila titoli nuovi all'anno, di cui duemila di autori italiani, cinquecento di scrittori stranieri e altri cinquecento su richiesta degli interessati. Cifre corrispondenti, secondo le stime dell'Associazione italiana editori, al numero delle novità editoriali che giungono ogni anno nelle librerie più prestigiose. «Si tratta di una novità assoluta e di grande importanza - sottolinea Bachisio Zolo - Il computer leggerà i testi per i non vedenti, mentre gli ipovedenti potranno ingrandire e contrastare i caratteri a seconda della necessità visiva».
Una vera e propria rivoluzione tecnologica, insomma, sul cammino dell'integrazione culturale dei ciechi. L'Italia - spiega il direttore dello Ierfop - è il primo paese al mondo che decide di favorire la produzione dei libri anche in formato digitale accessibile ai disabili visivi. I fondi stanziati dal decreto ammontano esattamente a duemilioni e 750mila euro. La distribuzione dei file potrà avvenire anche tramite il servizio postale. Bachisio Zolo conclude ribadendo l'invito all'editoria sarda: pubblicate i vostri libri in digitale.

Ecco invece il link dove si spiega molto bene il decreto di cui si parla nell'articolo:
http://guide.dada.net/giornalismo/interventi/2008/04/327856.shtml

Eccone invece un'altro che commenta il decreto:
http://punto-informatico.it

giovedì 10 aprile 2008

DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO

La dislessia è solo una piccola goccia tra i disturbi di apprendimento.... Facciamo un po' di chiarezza!!!!

  1. DISLESSIA: difficoltà nel riconoscere i segni alfabetici, quindi i dislessici sono quelle persone, che pur essendo di intelligenza superiore alla norma, fanno fatica a leggere o hanno una lettura stentata, poco espressiva comunque al di sotto delle richieste per l'età anagrafica.
  2. DISCALCULIA: difficoltà nell'ambito numerico, difficoltà a riconoscere i numeri, difficoltà nell'attribuire significato al numero ed eseguire le procedure di calcolo e difficoltà nel ricordare le tabelline.
  3. DISORTOGRAFIA: difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici; essa si presenta con errori sistematici.
  4. DISGRAFIA: difficoltà sulle funzioni fondamentali della scrittura che comporta: scarsa leggibilità, lentezza e stentatezza, disorganizzazione delle forme e degli spazi grafici, scarso controllo del gesto, rigidità ed eccessiva accuratezza, difficoltà nell’atto scrittorio in presenza di crampi o dolori muscolari.
Di sicuro non è tutto però almeno un po' di basi....

lunedì 7 aprile 2008

PASSO DOPO PASSO

Eccoci in una nuova avventura creare un blog per parlare di dislessia....

"Passo dopo passo" è nato prima come un luogo di incontro presso la biblioteca di Albairate, piccolo paese nella provincia di Milano, ora come luogo virtuale dove si possono trovare informazioni sia sui nostri incontri mensili sia su quello che è bello sapere sulla dislessia.