Ecco invece il link dove si spiega molto bene il decreto di cui si parla nell'articolo:«Editori, pubblicate in digitale»
La Nuova Sardegna (13-04-2008)
Appello delle associazioni di ciechi e ipovedenti: libri sardi non solo di carta.
Bachisio Zolo: «Lo Stato stanzia risorse destinate all'utilizzo dei formati per Pc»
di Federico Sedda
NUORO. Appello agli editori sardi: «Pubblicate i vostri libri in formato digitale, fate in modo che i ciechi e gli ipovedenti possano avere accesso anche alla cultura sarda attraverso la lettura del computer.Ora la legge lo permette: sono disponibili appositi contributi all'editoria».
È Bachisio Zolo, non vedente e direttore dello Ierfop (istituto per la formazione dei disabili), a lanciare il messaggio agli editori della Sardegna. A spingerlo è il decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 7 aprile scorso che mette a disposizione oltre due milioni e mezzo di euro in ambito nazionale. Il decreto è del 18 dicembre 2007 ed è stato firmato dal ministro per i Beni e le Attività culturali, Francesco Rutelli.
«Diversi editori -spiega Zolo - pubblicano già in formato digitale e questo permette ai non vedenti di avvicinarsi al testo senza mediazioni. Nella maggior parte dei casi non succede e a noi non resta che scannerizzare i libri di carta e trasformarli in digitali. Ma è un'operazione complicata. Con
i nuovi incentivi, gli editori potranno pubblicare direttamente in digitale. I libri, peraltro, non potranno costare più di 9,90 euro».
I ciechi e gli ipovedenti, dunque, potranno leggere le novità editoriali non più solo in braille, ma direttamente sul loro personal computer. In questo modo i non vedenti potranno avere accesso alla maggior parte dei libri di nuova edizione e non più solo a quei pochi “tradotti” nella scrittura braille. Il progetto finanziato dal ministero assicura la possibilità di mettere a disposizione, entro tre giorni dall'uscita del libro sul mercato, almeno tremila titoli nuovi all'anno, di cui duemila di autori italiani, cinquecento di scrittori stranieri e altri cinquecento su richiesta degli interessati. Cifre corrispondenti, secondo le stime dell'Associazione italiana editori, al numero delle novità editoriali che giungono ogni anno nelle librerie più prestigiose. «Si tratta di una novità assoluta e di grande importanza - sottolinea Bachisio Zolo - Il computer leggerà i testi per i non vedenti, mentre gli ipovedenti potranno ingrandire e contrastare i caratteri a seconda della necessità visiva».
Una vera e propria rivoluzione tecnologica, insomma, sul cammino dell'integrazione culturale dei ciechi. L'Italia - spiega il direttore dello Ierfop - è il primo paese al mondo che decide di favorire la produzione dei libri anche in formato digitale accessibile ai disabili visivi. I fondi stanziati dal decreto ammontano esattamente a duemilioni e 750mila euro. La distribuzione dei file potrà avvenire anche tramite il servizio postale. Bachisio Zolo conclude ribadendo l'invito all'editoria sarda: pubblicate i vostri libri in digitale.
http://guide.dada.net/giornalismo/interventi/2008/04/327856.shtml
Eccone invece un'altro che commenta il decreto:
http://punto-informatico.it
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