sabato 26 febbraio 2011

GLI STUDENTI DISLESSICI SALGONO IN CATTEDRA PROF. ALBERTO PIAN ISTITUTO SUPERIORI BORDONI PARAVIA DI TORINO

Gli studenti dislessici salgono in cattedra

Così il professor Alberto Pian, che insegna italiano e storia all'Istituto Bodoni-Paravia di Torino, aiuta i suoi studenti a superare i loro problemi. Il suo metodo sarà discusso domani a Milano

MILANO. "Io faccio partecipare gli studenti in modo diretto: le lezioni le fanno loro stessi, prendendo il mio posto. Devono prepararsi con attenzione, leggere e rileggere, cercare di capire e aiutarsi con una scaletta. Poi, riportare tutto ai loro compagni". In questo modo, il professor Alberto Pian, che insegna italiano e storia all'Istituto Bodoni-Paravia di Torino, aiuta i suoi studenti, anche dislessici, a superare i loro problemi. "Questo metodo mette tutti sullo stesso piano -dice-: chi ha problemi di apprendimento ha difficoltà ad organizzare la lezione così come ha difficoltà chi non ha questi problemi. È una didattica che non limita i problemi ma li allarga e li distribuisce fra tutti. Creo ostacoli pedagogici, ma non così importanti da non essere superati. Così tutti possono risolverli, con grandi gratificazioni". Un metodo che può ispirare anche altri insegnanti e che domani verrà presentato al primo convegno nazionale delle associazioni che si occupano di ! dislessia, in calendario a Pero, alle porte di Milano.

Durante le lezioni del professor Pian, che non avvengono quasi mai in aula, ma piuttosto in biblioteca o in un laboratorio, gli studenti possono insegnare ai loro compagni con metodo "classico", studiando la lezione e ripetendola ai compagni, oppure con metodi più innovativi, per esempio simulando trasmissioni radio in cui si passano la parola per dividersi la spiegazione dei contenuti, costruendo plastici o preparando pièce teatrali. Il tutto viene ripreso in formato audio e video, in modo che i ragazzi possano rivedersi per studiare e migliorare le loro esposizioni.

"In questo modo gli studenti apprendono i contenuti, ma soprattuto imparano ad affrontare i problemi e a superarli, che è la base di tutto -spiega il professore-. Il mio obiettivo, infatti, è creare un gruppo e dare fiducia, perché così si fa qualsiasi cosa". Un approccio motivazionale che ricorda quello di un grande allenatore di calcio ("Mi ispiro a Mourinho", confessa il professore) e che sembra funzionare, anche dal punto di vista didattico: la quinta superiore del professor Pian, prima della fine di febbraio ha già esaurito il programma di letteratura italiana e, per la storia, sta affrontando l'era Craxi e la guerra dell'ex Jugoslavia, in anticipo sulla preparazione della maturità. (ar)

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