domenica 14 dicembre 2008

VIDEO SULLA DISLESSIA E I NOSTRI AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

ABBIAMO VISTO CHE E' STATO REALIZZATO QUESTO VIDEO SULLA DISLESSIA.
IN POCHI MINUTI ECCO IL RIASSUNTO CON IMMAGINI
CREDO CHE SIA UTILE PER TUTTI.
RINGRAZIO LA OSD E SABRINA PER AVERLO REALIZZATO.

BUONA VISIONE

CLICCA QUI


SPERIAMO CHE SEMPRE PIU' FAMIGLIE, ESPERTI INSEGNANTI POSSANO AIUTARE QUESTI MERAVIGLIOSI RAGAZZI CHE SONO IL NOSTRO FUTURO

ECCO IL NOSTRO AUGURIO DI BUON NATALE






AUGURI DI BUON ANNO.

lunedì 3 novembre 2008

DOPO IL CORRIERE ....ANCHE LA REPUBBLICA PARLA DI DISLESSIA

Ieri sul quotidiano "La repubblica" si è parlato di dislessia in prima pagina e poi a seguire a pagina 19.
Riporto qui sotto l'articolo:

Il popolo dei dislessici Non nascondiamoci più

Repubblica — 02 novembre 2008 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA


Secondo la scienza quel che comunemente viene chiamata dislessia è un disturbo che pur non togliendo nulla al quoziente di intelligenza, tuttavia incide in varia misura su alcune abilità, come leggere in modo fluido, scrivere con una grafia ordinata o fare correttamente i calcoli aritmetici. Ma cosa significhi nel concreto essere dislessici è questione che abbiamo a lungo scansato.Per molti anni la dislessia è parsa una specie di dono esclusivo, aristocratico come l' emofilia: "Il dono della dislessia", si intitolava un libro iscritto in quel genere. Divenuti i tempi più crudi, alcuni comici di successo hanno affacciato nel senso comune la convinzione che il dislessico sia una sorta di idiota ("Ma che sei dislessico?", è la battuta). Per nulla idioti ma tutt' altro che privilegiati dalla sorte, i dislessici per la prima volta si raccontano in un "Libro bianco" edito da LibriLiberi. E spiegano come il loro disturbo sia origine, soprattutto a scuola, di sofferenza, di umiliazioni e di una fatica enorme. Chi accosti il problema da profano trova innanzitutto sorprendente la vastità del fenomeno. Secondo proiezioni statistiche sono dislessici alcuni milioni di italiani, dal 3 al 5% della popolazione. Se le stime sono esatte, le nostre aule ospitano 350mila dislessici. Ma i dislessici che la scuola riconosce come tali sono meno. Ancor meno quanti di loro hanno alle spalle una famiglia che disponga di tempo, strumenti o mezzi finanziari per aiutarli nello studio. Soprattutto in questi casi, gli insegnanti risultano decisivi. Dove c' è un buon insegnante l' alunno dislessico non viene scambiato per uno studente svogliato e disattento, un incorreggibile da punire con ramanzine, derisioni, brutti voti, bocciature. E la scuola non reprime le sue vocazioni più autentiche, non gli rende la vita un inferno, non gli inculca una sfiducia sistematica in se stesso. Non è retorica dire che un bravo docente può decidere l' esistenza di una persona dislessica. Lo conferma un insegnante di eccezionale talento, lo scrittore Daniel Pennac. Ha spiegato al recente Festival della letteratura di Mantova, pur senza riferirsi unicamente ai dislessici: «Un vero professore si preoccupa di comprendere il dolore e la solitudine di un bambino che non capisce in un mondo di ragazzi che capiscono~ Solo noi possiamo tirarlo fuori da quella prigione, sia che siamo formati per farlo o meno». Pennac quella prigione la conosce anche per esservi stato, a scuola era afflitto da gravi problemi di ortografia e fu bocciato più volte. «Gli insegnanti che mi hanno salvato e che hanno fatto di me un insegnante, non erano formati per questo. Non si sono preoccupati delle origini della mia infermità scolastica, non hanno perso tempo a cercare le cause e tantomeno a farmi la predica. Erano adulti di fronte a un adolescente in pericolo. Hanno capito che occorreva agire tempestivamente, si sono buttati, non ce l' hanno fatta. Si sono buttati di nuovo, giorno dopo giorno, alla fine mi hanno tirato fuori. E molti altri con me. Ci hanno letteralmente ripescati. Dobbiamo loro la vita». Ma per tanti docenti cui nessuno, se non i dislessici, riconoscerà il merito di aver salvato migliaia di esistenze, ve ne sono altri che ritengono che il problema non li riguardi, giacché affrontarlo non è incluso nel loro stipendio e nella loro formazione. Molti di loro non nascondono di considerare gli alunni dislessici una zavorra di cui vorrebbero liberarsi; e di conseguenza non tengono in alcun conto i certificati medici, non li protocollano come prescrive la legge, non concedono il ricorso agli strumenti compensativi (come computer e registratore) previsti da un circolare ministeriale del 2004. In futuro la capacità di questi insegnanti di provocare danni potrebbe essere limitata da una legge probabilmente bipartisan, la Asciutti-Franco, dal nome dei due parlamentari nei giorni scorsi presenti all' affollatissimo convegno nazionale dell' Associazione italiana dislessia, curatrice del 'Libro bianco' . Più complicato, osserva nella prefazione lo psicologo Giacomo Stella, cambiare la cultura di quegli insegnanti che tuttora non riescono a immaginare altra modalità di apprendimento che quel sistema rigido di misure standard e metodi fissi con quali fu alfabetizzata l' Italia rurale, parecchi decenni orsono. - GUIDO RAMPOLDI

giovedì 30 ottobre 2008

DUE PROPOSTE IN PARLAMENTO: IL MINISTRO ISTRUZIONE RISPONE AD UN'INTERROGAZIONE

I due testi mirano a riconoscere la dislessia quale difficoltà specifiche di Apprendimento
ROMA - Già da tempo il ministero dell'Istruzione in diverse occasioni ha avuto modo di richiamare l'attenzione degli insegnanti sulla dislessia, difficoltà che riguarda
la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente.

Risponde così il ministro Maria Stella Gelmini

dell'Aula della Camera giovedì 23 ottobre,
Innanzitutto il ministro rammenta una nota dell'ottobre 2004, con la quale è
stata evidenziata la necessità che nei confronti di alunni con specifico disturbo di apprendimento, certificato da diagnosi specialistica, si utilizzino strumenti compensativi quali la tabella dei mesi, la tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri, la tavola pitagorica, la tabella delle misure, la tabella delle formule geometriche, la calcolatrice, il registratore, il computer con programmi di
video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, per la scuola primaria e, in generale, nelle fasi di alfabetizzazione strumentale per i diversi apprendimenti.
Il ministero, il 10 maggio dello scorso anno, ha poi precisato che in sede di esame di Stato non è possibile dispensare gli alunni dalle prove scritte di lingua
straniera
, ma che, più opportunamente, è necessario compensare le oggettive difficoltà degli studenti dislessici mediante assegnazione di tempi adeguati per l'espletamento delle prove e procedere in valutazioni più attente ai contenuti che alla forma. Solo alla fine della risposta, il ministro si sofferma sulle iniziative attuali.
In questa legislatura - ricorda la titolare dell'Istruzione - sullo stesso tema sono state presentate due proposte di legge, l'una di iniziativa del senatore Franco Asciutti del Pdl e l'altra di iniziativa di un gruppo di senatori del Partito democratico, che mirano a riconoscere la dislessia quale difficoltà specifiche di apprendimento.
La risposta si conclude con l'auspicio del ministro affinché il Parlamento possa presto approvare una legge in materia.

venerdì 24 ottobre 2008

CORRIERE DELLA SERA OGGI 24 OTTOBRE PAG. 10 E 11 DISLESSICI ESERCITO DI FANTASMI

CIAO A TUTTI.
VOLEVAMO SEGNALARE OGGI L'ARTICOLO SUL CORRIERE DELLA SERA.
E' DIVISO IN DUE PARTI IN QUANTO NON CI STA TUTTO.
INOLTRE C'E' ANCHE DESCRITTA LA STORIA DI DJ FRANCESCO COME DISLESSICO.
E' IMPORTANTE NON SI PARLA SOLO DI DISLESSIA, MA ANCHE DELLA LEGGE NAZIONALE E DI CONSIGLI SU COME AIUTARE I RAGAZZI DSA

clicca qui prima parte

clicca qui seconda parte

STORIA DI FRANCESCO FACCHINETTI DJ FRANCESCO

lunedì 20 ottobre 2008

SINTETIZZATORE VOCALE FREE BALABOLKA

Volevamo informare è stato trovato un sintetizzatore vocale libero con caratteristiche migliori.
Lo potete scaricare QUI
Cliccate sempre su italiano in modo che tutte le istruzioni sono in italiano.
Questo a differenza di DSPEECH oltre a scegliere lo sfondo del colore preferito dal ragazzo che lo usa occupa tutto lo spazio dello schermo con in alto la barra di comandi.
Trasforma in formati con un tasto mp3 o wav.
Inoltre si possono fare dei testi e si può mettere la modalità perchè sillibi lettera per lettera o parola per parola come ritiene meglio chi lo usa.
Una volta installato potete aprirlo e se dovete leggere formati pdf oppure pagine internet potete selezionare il testo cliccare CTRL C insieme e poi CTRL ALT F9
Automaticamente ve lo leggerà.
Esiste anche la lente di ingrandimento
Comunque tutto lo trovate nelle istruzioni.
VI CONSIGLIAMO DI PROVARLO.
OVVIAMENTE LE VOCI SONO A PARTE.
RICORDO che L'AID ha stretto un accordo con la ditta ByteWay, partner tecnologico e distributore per l'Italia della tecnologia Voice della NUANCE.

La NUANCE è il principale fornitore di soluzioni per l'elaborazione del parlato per aziende e privati di tutto il mondo.

ByteWay mette a disposizione dei soci A.I.D. (in regola con la quota associativa 2008) le voci delle sintesi vocali SAPI5 italiana (Silvia o Paolo), inglese (Emily o Daniel), al prezzo molto competitivo di € 22,20 (IVA inclusa) ciascuna.

Le voci sono autoinstallanti, e quindi non richiedono assistenza alcuna. Alla fine dell'installazione ricordarsi di andare in START --> pannello di controllo --> sintesi e riconoscimento vocale --> sintesi vocale --> seleziona voce (inserire il nome della voce acquistata) --> Applica -->OK.

Per richiedere le voci delle sintesi vocali basta essere in regola con la quota associativa 2008 e si riceverà a casa il codice di richiesta (sono in spedizione le lettere in questi giorni).

Altre informazioni si trovano alla pagina: www.byteway.it . Per informazioni sulle condizioni di acquisto si può scrivere anche a info@byteway.it .

lunedì 13 ottobre 2008

REGISTRO ELETTRONICO PER FARE LA MEDIA DEI VOTI CREATO DA LUCA

Ideato e realizzato da uno studente dislessico, REGISTRO ELETTRONICO è un utile strumento per tutti gli alunni ...

Registro elettronico è un software gratuito per tenere sotto controllo i propri voti.
Il programma mostra i voti insufficenti e le medie; è possibile visualizzare i voti di un solo quadrimestre o di entrambi e il tipo di voti (scritto, orale, pratico, oppure tutti) con indicate le varie medie per ogni materia (media 1° quadrimestre, media scritto 1° quadrimestre ecc).
Registro Elettronico crea automaticamente le statistiche (la materia in cui si va meglio, quella in cui si va peggio..., le probabilità per ogni singola materia di prendere un voto sufficente, i voti totali sufficenti e insufficenti per materia e cose del genere). Inoltre crea grafici per dare una visione più chiara dell'andamento.

Il programma gira su Windows e necessita del .NET Framework SCARICA QUI
Tutti gli studenti interessati, dislessici o meno, possono scaricare il programma REGISTRO ELETTRONICO cliccando
QUI

Create poi il nome per il database
Ora è pronto per inserire le materie e i voti.

Luca dimostra oltre alle competenze informatiche, anche una grande generosità, perchè condivide con tutti questo prezioso ed originale strumento, offrendo anche agli altri l'opportunità di monitorare il proprio andamento scolastico...

Grazie, Luca!!

domenica 14 settembre 2008

DIAMOCI UNA MANO

"Diamoci una mano" è un'opuscolo da scaricare per genitori ed insegnanti.
Questo vademecum è nato dall’idea di riunire i consigli e le notizie che tutti i giorni vengono continuamente scambiati nel forum tra genitori, tecnici e insegnanti.
Vorrebbe essere un valido aiuto sia per i genitori ormai esperti, sia per chi affronta per la prima volta il problema DSA ossia i Disturbi Specifici dell'Apprendimento.
Questo vademecum è un immaginario ponte tra scuola e famiglia.
«DIAMOCI UNA MANO», un titolo per capire che insieme, insegnanti, genitori e tecnici, possiamo fare molto per i nostri ragazzi.
Qui troverete cosa fare, a chi rivolgersi, dove cercare materiale e come aiutare e tutelare gli studenti con DSA.
Un consiglio primario, anche se a volte potrà risultare difficile, è avere sempre un atteggiamento positivo.
Quanto scritto nel vademecum può non rispecchiare totalmente le varie realtà locali, ma sicuramente può indicare il sentiero da percorrere per tutelare i diritti dei nostri figli.
Ricordate sempre di colloquiare cortesemente con gli insegnanti, di non usare questo vademecum con arroganza e con maleducazione, in quanto le circolari ministeriali non sono leggi, di conseguenza sta al buon senso del dirigente scolastico e degli insegnanti seguirle.
In attesa della legge sui DSA,… vi auguriamo buona lettura.
Anna68, Attilio, Elena44, Elisabetta, Ghanna e molti altri del Forum Dislessia Online

SCARICA QUI L'OPUSCOLO DIAMOCI UNA MANO

mercoledì 3 settembre 2008

...VOCI PER IL PC

Le ferie sono finite.... e un nuovo anno scolastico sta per iniziare...
Guardando le novità sul sito aid ho trovato la seguente notizia (http://www.aiditalia.org/it/sintesi_vocale.html)

ByteWay mette a disposizione dei soci A.I.D. (in regola con la quota associativa 2008) le sintesi vocali SAPI5 italiana (Silvia o Paolo), inglese (Emily o Daniel), al prezzo molto competitivo di € 22,20 (IVA inclusa) ciascuna.

Mi sembra, per chi non le avesse già, una buona offerta perché a questo punto con D-Speech, che si scarica gratuitamente, si ha un ottimo strumento di studio......

Ci vediamo alla riunione mensile questo sabato..

giovedì 17 luglio 2008

FESTA 20 SETTEMBRE 2008

Eccoci qui sono due anni e mezzo che esistiamo e come ogni anno facciamo una festa.

Il primo anno abbiamo fatto l'inaugurazione dove sono state presentate le postazioni multimediali compreso sintetizzatore vocale, vari cd erickson, didael e audiolibri.

L'anno scorso invece abbiamo organizzato un dibattito con insegnanti e referenti aid.
Ho visto molti insegnanti e genitori contenti e che sono rimasti in contatto.

Quest'anno ci sono delle bellissime sorprese.

Sarebbe utile informare più scuole possibili oltre ad avere molti insegnanti e genitori alla festa per un maggiore confronto e progetti futuri da realizzare.

Ovviamente sono invitati tutti anche non dislessici.
E' una festa per passare un pomeriggio tutti insieme allegramente.

Nel volantino è specificato tutto il programma.

Per chi vuole aiutarci può divulgare il volantino.
Inoltre sabato 6 settembre in biblioteca ad Albairate dalle ore 14.30 ci troviamo per organizzare il tutto e anche per dare informazioni a chi ha urgenza.

Grazie a tutti.






p.s. per chi non è esperto basta cliccare sul volantino e potrà salvarlo sul pc, stamparlo o semplicemente leggerlo.

martedì 15 luglio 2008

ATTENZIONE SUPER NOTIZIA TAR POSITIVO MILANO

ECCO LA STORIA DI UNA RAGAZZA DISLESSICA E LA SUA MATURITA'.

Riconosciuta solo alla terza superiore come dislessica, disgrafica, disortografica e discalcula.
Dopo vari cambi di scuole e bocciature, l'anno scorso finalmente arriva all'esame di maturità.
I genitori avevano dato la diagnosi al preside convinti che avrebbero avvertito la commissione esterna.
Purtroppo è stata bocciata senza averle dato nessun strumento compensativo.
Il presidente di commissione era a conoscenza delle problematiche ma non ha messo in atto nessuna misura compensativa.
La famiglia fa subito ricorso al Tar con sentenza di urgenza.

PRIMA SENTENZA CON URGENZA.

RISPOSTA NEGATIVA in quanto il presidente della commissione aveva detto che era dislessica lieve.

Decidono di proseguire insieme ai loro avvocati.

PRIMO CONSIGLIO DI STATO RISPOSTA NEGATIVA.

SECONDO CONSIGLIO DI STATO
UDIENZA
Risposta negativa in quanto secondo loro la famiglia doveva sapere i propri diritti di conseguenza dovevano aver protocollato (la diagnosi accompagnando con una lettera ) in segreteria.
Dato che loro lo hanno fatto solo a mano per loro doveva comunque rifare la 5 superiore.

Perciò cambia di nuovo scuola frequenta un'istituto privato convinti che trattandosi di una scuola privata gli venga assegnato tutto ciò che ha bisogno.
Invece devono far intervenire l'avvocato perchè essendo un istituto privato può non attenersi alle circolari.

Arriva finalmente l'esame di maturità siamo a giugno 2008

E' STATA PROMOSSA MA NON SOLO

ECCO LA SORPRESA

Oltre a superare l'esame è arrivata la sentenza definitiva del Tar con risposta POSITIVA.

COPIO LA SENTENZA

La sentenza è la 2251 IV sezione TAR Lombardia depositata in segreteria il 30/6/2008. Il TAR aveva rigettato la richiesta cautelare presentata il 7/8/2007 mentre in sede ordinaria, grazie ad un esame più attento della vicenda ha accolto il nostro ricorso annullando il provvedimento di bocciatura e disponendo la ripetizione degli esami con l'applicazione delle disposizioni ministeriali previste in materia. Sicuramente lo Studio Legale che mi ha assistita,(Avv. Massimo Poltronieri e Debora Quacquarella di Milano), potrà fornire, a chi ha necessità indicazioni in merito al procedimento legale.

La cosa importante non è solo la vittoria, ma il fatto che anche se non è stata protocollata la diagnosi è bastato solo il fatto che il preside avesse avuto in mano la diagnosi.

Gli avvocati hanno avvertito che per tutte le famiglie è importante protocollare e presentare le lettere alle scuole, perchè in questo caso sono riusciti ad ottenere delle prove. Faccendo i passi giusti sarà più facile non avere problemi o in caso che ci fossero si avrebbe maggiori prove a proprio carico .

FACCIAMO TUTTI GLI AUGURI A QUESTA FAMIGLIA E A LORO FIGLIA. PER LA TENACIA E LA VOGLIA CHE HANNO DIMOSTRATO COMBATTENDO E OTTENENDO IL DIRITTO ALLO STUDIO COME GLI ALTRI RAGAZZI.
INOLTRE LI RINGRAZIAMO PERCHE' GRAZIE A LORO ALTRI RAGAZZI DI MILANO E NON SOLO FINALMENTE POTRANNO AVERE I LORO DIRITTI.

GRAZIE ANCORA PER IL BELL'ESEMPIO CHE AVETE DIMOSTRATO A TUTTI NOI.

Speriamo che ora dopo tutto ciò potete passare sicuramente delle bellissime vacanze e soprattutto che il futuro sia migliore di quello passato senza più problemi con insegnanti e professori.


PER CHI HA BISOGNO DI CONSIGLI SICURAMENTE PUO' CONTATTARE GLI AVVOCATI DIRETTAMENTE AL SEGUENTE NUMERO TEL. 02/59900244 DALLE ORE 15.30 IN POI OPPURE MANDARE UN EMAIL AL NOSTRO BLOG.


ANNA


AIUTIAMO I NOSTRI FIGLI

ECCO UNA LETTERA DA PARTE DI UNA MAMMA E ADULTA DISLESSICA.

UN'ALTRO MODO CHE LA SCUOLA PUO' AIUTARE I DISLESSICI


Aiutiamo i nostri figli a scuola, aiutiamo i professori nel loro compito di educatori.
La scuola, a causa di mille balzelli (stipendi inadeguati, tagli alle risorse ecc…) è ferma immobile ed ingessata, lontana dalla realtà e dalle nuove esigenze. I programmi scolastici sono spesso proposti in modo da risultare noiosi e poco stimolanti per i ragazzi ormai abituati ad altri modi di comunicare ( es. TV internet ecc…). I professori, anche i più motivati e volenterosi, sono lasciati soli a svolgere un compito così importante. I genitori, che devono affrontare la vita di tutti i giorni tra lavoro, bollette da pagare ed esigenze domestiche, si trovano spesso in difficoltà ad affiancare il percorso scolastico del figlio.
Io sono una mamma che vorrebbe aiutare la propria figlia nel percorso scolastico, sono una mamma che si trova in difficoltà perché la scuola mi chiede di “leggere” ed io sono dislessica. La dislessia non è una malattia ma solo un diverso modo di lavorare del cervello poiché il pensiero è per immagini.
Da adulta mi sono ritrovata nuovamente fra i banchi di scuola perché essere genitore significa anche questo “ritorno” e perciò mi sono ritrovata a riflettere su cosa mi servirebbe per fare un percorso sereno di apprendimento con mia figlia, senza bisticci e minacce. Mi sono accorta che il materiale “audiovisivo” è poco proposto e difficilmente reperibile. Sarebbe molto bello se la scuola mettesse a disposizione degli alunni anche i files contenenti, per esempio, i documentari di Piero Angela o di Valerio Massimo Manfredi per raccontarte la storia, o i files di Geo & Geo per la geografia e scienze. In questo percorso di ricerca sono arrivata a scoprire che RAI Educational ha ben 2500 files “audiovisivi” a disposizione degli educatori e delle scuola ma non dei genitori. Questi 2500 files sono già suddivisi per materie ed argomenti. Ebbene, ora mi domando se la scuola mettesse nelle sue pagine web questi files ed insieme ai compiti a casa indicasse il file di riferimento forse sarebbe più facile per le famiglie seguire la formazione dei propri figli. Ogni ragazzo ne troverebbe giovamento, non solo i dislessici, ma anche i ragazzini stranieri, i ragazzi “soli” e quelli che desiderano approfondire l’argomento. Le famiglie potrebbero ricongiungersi la sera, davanti alla tv, per seguire la lezione di storia o di epica anziché la puntata del Grande Fratello migliorando così anche la vita famigliare. I ragazzi, anziché ritrovarsi soli con un libro, potrebbero trovare “una emozione stimolante” in un documentario e scoprire così il piacere di apprendere.
Pensate ai bambini della scuola elementare, che vivono una realtà tecnologica fatta di auto, tv, satelliti e game-boy, come possono riuscire ad immaginare , capire e memorizzare l’uomo preistorico o gli antichi romani. Come si può insegnare loro che tutto era diverso? Ho visto dei documentari bellissimi, che seguendo una trama, raccontavano la vita dei nostri progenitori, dei romani e dei “perché” che hanno fatto la storia.
Mi sono inoltre ritrovata a riflettere sul perché i bambini sono affascinati e conoscono i dinosauri ma non la vita dei preistorici; la risposta è nel film “Jurassik Park” di Spielberg che li ha rappresentati nel loro habitat naturale affiancandoli alla vita “moderna”.
E se un film ha avuto il potere di fare tanto allora, perché non dare alle famiglie questa possibilità? perché il Ministro della Pubblica Istruzione non mette a disposizione queste banche dati ed affianca ad i libri questi files?
Sarebbe molto bello avere dei libri interattivi, che si possono vedere e leggere con un lettore DVD, libri che si animano con un doppio clik, libri che non pesano negli zaini ma che stimolano l’apprendimento, ma per avere questo ci vorrebbe una grande riforma della scuola e toccherebbe “l’interesse” delle case editrici, perciò accontentiamoci, vista la situazione attuale dello Stato Italiano e dei problemi della nostra povera Italia, i files per la scuola costano poco e potrebbero essere di aiuto.

Emanuela Soncini
Modena 10 Luglio 2008

LETTERA APERTA

ECCO UNA LETTERA DA PARTE DI UNA MAMMA.

LETTERA APERTA – Bocciare in prima elementare?
Ho appreso dai giornali della recente bocciatura in prima elementare di due bambini di Vicenza e, nonostante non sia a conoscenza dei dettagli della vicenda, mi ci è voluto un po' di tempo per smaltire lo shock e prendere in mano la penna.Sono una mamma come tante altre. Mio figlio, che ora ha 9 anni e ha concluso la terza elementare, è sempre stato un bambino intelligente, attento, interessato e spigliato. Eppure, nonostante le grandi aspettative, la sua prima esperienza scolastica è stata un disastro: non riusciva a scrivere correttamente, a fare le cornicette, a tenere la riga, la lettura era lentissima e stentata, invertiva le lettere e i numeri, colorava male, dipingeva peggio e così via.Per molte delle attività scolastiche non dimostrava alcun interesse e si era fatto via via sempre più scontroso, irritabile e cupo. Aveva perso il sorriso. Ed aveva invece acquisito tutta una serie di malesseri ricorrenti tra cui mal di pancia, intolleranze alimentari, pianti depressivi. E della scuola non voleva neppure parlarne, al di là di qualche frase grondante disagio. Un vero disastro, tanto da renderlo ai nostri occhi di genitori addirittura irriconoscibile. A rincarare la dose due misere sufficienze in italiano e matematica nel primo quadrimestre e i continui richiami delle insegnanti per la pigrizia, il disinteresse, la deconcentrazione, la superficialità, la svogliatezza e via dicendo. Cosa era successo? Cosa aveva trasformato nostro figlio allegro, positivo e intelligente in un bambino triste e scolasticamente "asino"?Solo ed unicamente grazie alla nostra caparbietà di genitori spinti dalla volontà di capire e comprendere, dopo un percorso certo non facile e senza la minima collaborazione da parte della scuola, abbiamo finalmente scoperto che nostro figlio poteva essere dislessico. Dico "poteva" perché prima dell'inizio della terza elementare i neuropsichiatri formulano semplicemente un sospetto di dislessia, riservandosi di confermarne la diagnosi più avanti. Questa prudenza è motivata dal fatto che in alcuni bambini possono verificarsi dei ritardi di apprendimento che poi si risolvono gradatamente nel corso della seconda elementare.Mio figlio, invece, è stato poi definitivamente diagnosticato con disturbi specifici di apprendimento, in particolare dislessia e disgrafia di media entità, abbinate ad un quoziente intellettivo decisamente superiore alla media.Per le molte persone e i molti insegnanti (!) che non lo sanno, i disturbi specifici di apprendimento, che si presentano in persone prive di deficit intellettivi cognitivi o sensoriali, sono difficoltà circoscritte ad alcuni specifici ambiti: difficoltà nel leggere (dislessia), nello scrivere correttamente a livello ortografico (disortografia) e grafico (disgrafia), nel calcolo matematico (discalculia). Spesso si presentano insieme, in mix sempre diversi ed, ovviamente, mettono seriamente a repentaglio il successo scolastico di bambini, seppur intelligenti.Conoscere il problema reale di nostro figlio ci ha consentito di intervenire precocemente e di fare tutte le scelte necessarie per poterlo supportare adeguatamente e farlo ritornare il bambino felice di un tempo, nonostante debba comunque fare tutti i giorni i conti con la dua disabilità che gli rende difficili compiti e attività per altri suoi coetanei semplici e naturali.Possiamo dire di averlo "salvato"? Sì, soprattutto se penso alla "fine" che hanno fatto questi due poveri bambini vicentini, spietatamente bocciati a 6 anni e quindi già demoliti nella loro autostima. Per mio figlio sarebbe stato come ucciderlo.Mi piacerebbe sapere se le insegnanti e il dirigente scolastico abbiano consigliato ai genitori una verifica specialistica sulla possibile presenza di dislessia o altra difficoltà o problema, prima di dare il loro implacabile verdetto; se abbiano cercato tutte le strade per capire, prima di decidere per una drastica soluzione; se abbiano aiutato i genitori ad approfondire; se abbiano chiesto un confronto con chi conosce e tratta tali problematiche…Qualcuno con una competenza specifica ha preso seriamente in carico il problema, risolvibile o meno, di questi bambini?Se fossero dislessici (i DSA colpiscono mediamente il 5% della popolazione che in una classe di 25 bambini fa più di un alunno) la bocciatura sarebbe per la scuola un insuccesso clamoroso, degno di riprovazione e biasimo. Se invece dislessici non lo fossero, rimarrebbe comunque alla scuola, certo non ai genitori, la responsabilità di non aver dato modo a bambini ancora così piccoli di provare di nuovo, in un clima sereno e positivo, aiutandoli a cercare una loro strada lungo il percorso di apprendimento, seppur più faticoso e lento degli altri. La bocciatura poteva attendere, visto che sono 5 gli anni della scuola primaria.Ma evidentemente l'orologio del tempo corre troppo veloce già a 6 anni e chi non tiene il ritmo è spacciato. A quanti giri dovrà andare poi, quando ne avranno 15, 30 o 40? Per questi due bambini la lancetta del tempo avrebbe potuto provare a rallentare la sua corsa sfrenata ma invece per loro il tempo si è fermato del tutto ed anzi è tornato indietro, spietatamente.E' a loro, a questi due sfortunati bambini, che va tutta la mia partecipazione e la mia solidarietà, come mamma che trema al pensiero di aver rischiato per il proprio figlio analogo crudele destino.A loro il mio augurio che possano trovare nelle nuove insegnanti la comprensione e la sensibilità per poter essere accompagnati nel loro percorso, sempre che abbiano la forza di superare, così piccini, lo schiacciante senso di colpa ed inadeguatezza che inevitabilmente una bocciatura comporta.Auguri, di cuore.


Laura laura@quidonline.it

LETTERA APERTA

ECCO UNA LETTERA CHE E' ARRIVATA A VARI GIORNALI.


VI COPIO IL TUTTO.


LETTERA APERTA – Bocciare in prima elementare?
Ho appreso dai giornali della recente bocciatura in prima elementare di due bambini di Vicenza e, nonostante non sia a conoscenza dei dettagli della vicenda, mi ci è voluto un po' di tempo per smaltire lo shock e prendere in mano la penna.Sono una mamma come tante altre. Mio figlio, che ora ha 9 anni e ha concluso la terza elementare, è sempre stato un bambino intelligente, attento, interessato e spigliato. Eppure, nonostante le grandi aspettative, la sua prima esperienza scolastica è stata un disastro: non riusciva a scrivere correttamente, a fare le cornicette, a tenere la riga, la lettura era lentissima e stentata, invertiva le lettere e i numeri, colorava male, dipingeva peggio e così via.Per molte delle attività scolastiche non dimostrava alcun interesse e si era fatto via via sempre più scontroso, irritabile e cupo. Aveva perso il sorriso. Ed aveva invece acquisito tutta una serie di malesseri ricorrenti tra cui mal di pancia, intolleranze alimentari, pianti depressivi. E della scuola non voleva neppure parlarne, al di là di qualche frase grondante disagio. Un vero disastro, tanto da renderlo ai nostri occhi di genitori addirittura irriconoscibile. A rincarare la dose due misere sufficienze in italiano e matematica nel primo quadrimestre e i continui richiami delle insegnanti per la pigrizia, il disinteresse, la deconcentrazione, la superficialità, la svogliatezza e via dicendo. Cosa era successo? Cosa aveva trasformato nostro figlio allegro, positivo e intelligente in un bambino triste e scolasticamente "asino"?Solo ed unicamente grazie alla nostra caparbietà di genitori spinti dalla volontà di capire e comprendere, dopo un percorso certo non facile e senza la minima collaborazione da parte della scuola, abbiamo finalmente scoperto che nostro figlio poteva essere dislessico. Dico "poteva" perché prima dell'inizio della terza elementare i neuropsichiatri formulano semplicemente un sospetto di dislessia, riservandosi di confermarne la diagnosi più avanti. Questa prudenza è motivata dal fatto che in alcuni bambini possono verificarsi dei ritardi di apprendimento che poi si risolvono gradatamente nel corso della seconda elementare.Mio figlio, invece, è stato poi definitivamente diagnosticato con disturbi specifici di apprendimento, in particolare dislessia e disgrafia di media entità, abbinate ad un quoziente intellettivo decisamente superiore alla media.Per le molte persone e i molti insegnanti (!) che non lo sanno, i disturbi specifici di apprendimento, che si presentano in persone prive di deficit intellettivi cognitivi o sensoriali, sono difficoltà circoscritte ad alcuni specifici ambiti: difficoltà nel leggere (dislessia), nello scrivere correttamente a livello ortografico (disortografia) e grafico (disgrafia), nel calcolo matematico (discalculia). Spesso si presentano insieme, in mix sempre diversi ed, ovviamente, mettono seriamente a repentaglio il successo scolastico di bambini, seppur intelligenti.Conoscere il problema reale di nostro figlio ci ha consentito di intervenire precocemente e di fare tutte le scelte necessarie per poterlo supportare adeguatamente e farlo ritornare il bambino felice di un tempo, nonostante debba comunque fare tutti i giorni i conti con la dua disabilità che gli rende difficili compiti e attività per altri suoi coetanei semplici e naturali.Possiamo dire di averlo "salvato"? Sì, soprattutto se penso alla "fine" che hanno fatto questi due poveri bambini vicentini, spietatamente bocciati a 6 anni e quindi già demoliti nella loro autostima. Per mio figlio sarebbe stato come ucciderlo.Mi piacerebbe sapere se le insegnanti e il dirigente scolastico abbiano consigliato ai genitori una verifica specialistica sulla possibile presenza di dislessia o altra difficoltà o problema, prima di dare il loro implacabile verdetto; se abbiano cercato tutte le strade per capire, prima di decidere per una drastica soluzione; se abbiano aiutato i genitori ad approfondire; se abbiano chiesto un confronto con chi conosce e tratta tali problematiche…Qualcuno con una competenza specifica ha preso seriamente in carico il problema, risolvibile o meno, di questi bambini?Se fossero dislessici (i DSA colpiscono mediamente il 5% della popolazione che in una classe di 25 bambini fa più di un alunno) la bocciatura sarebbe per la scuola un insuccesso clamoroso, degno di riprovazione e biasimo. Se invece dislessici non lo fossero, rimarrebbe comunque alla scuola, certo non ai genitori, la responsabilità di non aver dato modo a bambini ancora così piccoli di provare di nuovo, in un clima sereno e positivo, aiutandoli a cercare una loro strada lungo il percorso di apprendimento, seppur più faticoso e lento degli altri. La bocciatura poteva attendere, visto che sono 5 gli anni della scuola primaria.Ma evidentemente l'orologio del tempo corre troppo veloce già a 6 anni e chi non tiene il ritmo è spacciato. A quanti giri dovrà andare poi, quando ne avranno 15, 30 o 40? Per questi due bambini la lancetta del tempo avrebbe potuto provare a rallentare la sua corsa sfrenata ma invece per loro il tempo si è fermato del tutto ed anzi è tornato indietro, spietatamente.E' a loro, a questi due sfortunati bambini, che va tutta la mia partecipazione e la mia solidarietà, come mamma che trema al pensiero di aver rischiato per il proprio figlio analogo crudele destino.A loro il mio augurio che possano trovare nelle nuove insegnanti la comprensione e la sensibilità per poter essere accompagnati nel loro percorso, sempre che abbiano la forza di superare, così piccini, lo schiacciante senso di colpa ed inadeguatezza che inevitabilmente una bocciatura comporta.Auguri, di cuore.

lunedì 7 luglio 2008

UN BLOG DEGNO DI NOTA

Carissimi, in queste giornate afose e temporalesche di luglio mi sono imbattuta in un blog davvero interessante, che mi permetto di segnalare:

http://lofaanchebaricco.splinder.com/

è tenuto da una logopedista.

Roberta presenta il suo blog con le seguenti parole:

Storie di sopravvivenza scolastica. In questo blog si racconta la fatica e il dolore dei bambini con disturbo dell'apprendimento e di come un logopedista può aiutarlo.  

Vi consiglio di dargli un occhio ne vale la pena....

Inoltre da non sottovalutare la possibilità di poter chiedere informazioni o un primo consiglio professionale
su msn: robertasg@hotmail.it
su email:consiglidsa@gmail.com

Uno sportello sempre aperto......

Io non mi stancherò mai di ringraziare i professionisti come Roberta che si attivano e si rendono disponibile al di fuori dell'orario di lavoro per i nostri ragazzi!!!!!

UN GRAZIE DI CUORE!!!!!

lunedì 23 giugno 2008

.... ANCORA DALL'ITALIA......

dnaiele è anche lui un amico del Forum sull Dislessia e come sempre molto agguerrito ha scritto una lettera ai nostri politici, per fare un po' di rumore, insomma per farci sentire, vi copio e incollo le sue parole:


Abbandono scolastico e Disturbi Specifici dell'Apprendimento.

Egregi Senatori della Repubblica Italiana, Egregi Onorevoli, Egregi Ministri, Egregi Addetti ai Lavori Pubblici

Ora che le vacanze estive sono arrivate per la maggior parte degli studenti vorrei sottoporvi alcune riflessioni riguardo un tema particolare e importante. Mi chiamo Daniele Zanoni e collaboro ormai da qualche anno con l'Associazione Italiana Dislessia come volontario in qualità di dislessico adulto ora del tutto "parificato", parola non esteticamente simpatica, ma che serve a significare che i miei ora non sono più problemi. Prima di tutto vorrei ringraziarvi per l'iniziativa di tradurre in mp3 la tradizionale newsletter che consentirà anche ai dislessici di essere seguire queste importanti notizie in modo meno faticoso.
Vi scrivo a mio nome per sottoporVi un problema di grave violazione di diritti verso i bambini e i ragazzi interessati da Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA: dislessia, discalculia, disgrafia,...) Questa discriminazione non ha colore politico, ma solo la faccia di chi, ogni giorno, subisce grossi soprusi. Nelle nostre scuole viene bellamente violato il diritto all'istruzione, ma ancora più grave, dato che la salute è definita dall'OMS come stato di benessere psicofisico, viene violato proprio il diritto alla salute semplicemente perché il problema è ignorato per scarsa informazione e formazione specifica.
Parlo per esperienza diretta: la mia storia passa proprio per delle violazioni piuttosto gravi che ho dovuto subire specialmente, per non dire solo, a scuola. Circa 20 anni fa i miei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (dislessia, discalculia, disgrafia, distrografia...), furono scambiati per caratteristiche che hanno le stesse prime lettere, ma significato completamente differente: Distratto Svogliato e Asino. Le uniche cose legate alla mia storia che vorrei portare alla vostra attenzione sono le mie due bocciature alle scuole medie superiori, la scarsa fiducia che gli insegnanti e, conseguentemente, il gruppo dei pari, avevano nei miei confronti, e le mie conseguenti crisi di identità.
Ora, a distanza di molto tempo, posso addirittura fregiare il mio nome con il titolo di Dottore in Fisica. C'è voluta una buona dose di fortuna, soprattutto nell'incontrare le persone giuste che conoscevano e sapevano trattare il problema, e un durissimo e lunghissimo lavoro, svolto tutto privatamente, che mi ha permesso di arrivare a padroneggiare autonomamente, ma anche ora non senza alcune difficoltà, lettura e scrittura e conti, comunque all’età di circa vent’anni.
Il mio percorso mi ha fatto capire che la mia intelligenza (ora sono associato al Mensa -Associazione caratterizzata dall'alto quoziente intellettivo, 98° percentile, degli associati, http://www.mensa.it-), non era sufficiente a dimostrare quanto in realtà valessi. La mia stessa storia fa riflettere sul fatto che l'istituzione scolastica abbia compiuto molti errori su di me. Io, comunque, non mi sento assolutamente di incolpare la buona volontà o l'incuria degli insegnanti che ho incontrato, quanto, piuttosto, la loro ignoranza nel trattare soggetti con questo tipo di problematiche.
Tutti noi che, quotidianamente conviviamo accanto a problematiche di questo genere, comprendiamo che il Vostro lavoro è durissimo e che svolgete le Vostre mansioni con grande carica umana e con grande senso di responsabilità e di dovere, comprendiamo anche che i vostri impegni sono davvero tantissimi e che "ereditate" una situazione difficilmente gestibile. Ma allo stesso modo vediamo molto chiaramente i problemi che ci affliggono e che affliggono tutte le persone con questo genere di disturbi, e mai vorremmo colpevolizzare la categoria degli insegnanti già molto bistrattata.
Dietro alla sigla DSA si celano problemi nell'automatizzazione della transcodifica da e verso testo scritto sia alfabetico che numerico, che in soldoni significa che un dislessico fatica molto di più di una persona normolettrice/normoscrittrice ad imparare a leggere, scrivere e/o far di conto, pur avendo un intelligenza nella norma o addirittura superiore. Un dislessico, essendo dotato di normali capacità cognitive, intellettive e sociali, si rende perfettamente conto di quanto quelle in cui è carente siano operazioni semplici per le altre persone e, se non adeguatamente seguito, spesso cade in depressione o manifesta ansia e/o tensione nervosa. Il problema esce con tutta la sua prepotenza sui banchi di scuola al primo impatto con il testo scritto, impatto che ancora oggi in Italia risulta inadeguato per una persona con problemi di DSA (e probabilmente non solo a questi ragazzi, dato l'alto grado di insufficienze). Un dislessico impara altrettanto bene di un normolettore, ma lo deve fare seguendo strade diverse, perché fatica molto a passare dal testo scritto. Questo comporta immense difficoltà specialmente nel mondo d'oggi in cui l’interpretazione delle successioni di simboli chiamati lettere è diventato di importanza che ha una priorità assoluta.
Tengo a precisare che le strade "diverse" per insegnare sono congeniali anche ad un normolettore e aiuterebbero davvero tutti nell'apprendimento.
In pratica si tratta di adattare i metodi e le metodologie di insegnamento focalizzando l'attenzione sull'insegnamento del miglior modo di apprendere privilegiandolo alla mera nozionistica. Io stesso ho dovuto imparare metodi di schematizzazione, metodi di memorizzazione, metodi di analisi del testo,... sono metodi che non sono novità strampalate, ma sono stati creati per semplificare il lavoro di sintesi e permettere di concentrarsi sul cuore dei problemi e dei concetti.
Troppo spesso, ancora oggi, un dislessico vede negato il suo diritto all'istruzione, il che comporta inevitabilmente la violazione di molti altri diritti, poiché può succedere che egli non sia mai in grado di leggere e/o di scrivere in modo corretto. Un esempio banale: un dislessico, pur essendo perfettamente in grado di guidare e di riconoscere perfettamente tutti i segnali stradali, può non essere in grado di eseguire i quiz della patente nei tempi stabiliti, quindi, per la legge non potrà mai spostarsi guidando tale mezzo di trasporto, allo stesso modo può non essere in grado di conseguire un esame per ottenere la licenza di vendita pur essendo perfettamente in grado di gestire un negozio. Questo ha inevitabili conseguenze sulla salute psicologica della persona in questione.
Vi ricordo che l'Italia è tristemente fanalino di coda europeo riguardo la questione DSA.
Vi ho scritto perché vorrei che le angherie che ho dovuto sopportare io non debbano più essere sopportate da nessun altro, ma purtroppo, vedo che in quasi vent'anni troppo poco è cambiato, pertanto, Vi chiedo un occhio di riguardo su un problema che riguarda un inconsapevole 3-5% della popolazione italiana (che sono almeno 1,5 milioni di persone, per citare i dati della Consensus Conference) senza contare gli stranieri europei ed extracomunitari. E se la statistica non mi inganna e se il Senato della Repubblica Italiana è un campione eterogeneo di cittadini italiani, nonostante la "scrematura" di una società che pare costruita assolutamente contro ai dislessici, il problema DSA potrebbe riguardare anche qualcuno di Voi.
Vi chiedo pertanto di fare un ulteriore sforzo per informarVi sui problemi che incontra un dislessico, e sulle possibili conseguenze che può avere la dislessia non riconosciuta e dovutamente trattata in età scolare: oltre al "fisiologico" abbandono scolastico può avere conseguenze sulla salute mentale dei ragazzi minandone fortemente l'autostima e portando i soggetti a fenomeni di depressione giovanile che possono sfociare, come è già successo, addirittura in fatti di cronaca nera, come, ad esempio, il suicidio, o a fenomeni di esagerata tensione nervosa che può portare al rifiuto totale delle istituzioni e direttamente a fenomeni di bullismo sia attivo che subito, o dipendenza da sostanze stupefacenti, questo in modo assolutamente indipendentemente dalla bontà dell'ambiente famigliare.
Vorrei rammentare che è necessario tornare indietro di due legislature per trovare le prime proposte di legge concernenti le difficoltà specifiche di apprendimento. I vostri predecessori hanno già lavorato su questi temi, ma senza mai arrivare al varo di una legge nazionale che ci tuteli sia in ambito scolastico sia in ambito lavorativo.
Questa lettera verrà spedita a tutti gli Onorevoli Parlamentari ai Senatori della Repubblica Italiana, alle segreterie dei Ministeri, ad altri addetti ai Lavori Pubblici. In copia sarà inviata anche ai vertici dell’Associazione Italiana Dislessia, ai maggiori media e testate giornalistiche locali e nazionali e ad alcune persone direttamente interessate al problema.

Certo che queste parole abbiano suscitato il Vostro interesse desidero ringraziarVi per il lavoro che state svolgendo in nome di tutti gli italiani e mi rendo disponibile fino da ora a qualunque chiarimento in merito i problemi di DSA quale dislessico grave ora completamente compensato e parificato.

Sicuro che queste mie parole non restino come foglia al vento ringrazio dell'attenzione e colgo l'occasione per porgere i più distinti saluti e per augurarvi buon lavoro.

Dott. Daniele Zanoni.

Bravo Daniele....



venerdì 20 giugno 2008

UNA MAESTRA FUORI DAGLI SCHEMI

Volevo propri ringraziare la maestra Milli, che è intervenuta nell'ultimo nostro incontro del 14 giugno.
La reputo una maestra meravigliosa, le maestra ideale per ogni studente e in particolare per quegli studenti che viaggiano su una due cavalli con le marce al volante e che magari alcune volte "non entrano" proprio bene.



La maestra Milli ha raccontato con estrema semplicità ed entusiasmo la sua esperienza di maestra di scuola primaria, di come i bambini, grazie ad alcuni incoraggiamenti e aiuti rifioriscano, di come se messi in un ambiente sereno e pacato possano lavorare bene senza sentirsi diversi o meno in gamba dei compagni perché i loro orrori, ops errori, sono molti o se la loro lettura è lenta e scorretta, oppure se devono scrivere con un computer......
Quindi i "bambini due cavalli" possono diventare delle auto sempre due cavalli, ma magari rielaborate colorate, con un bel portapacchi per tutto ciò che hanno bisogno per il loro viaggio, che non sarà mai comodo e facile, ma se ben equipaggiato darà loro grande soddisfazione.

E perché no..... nel loro portapacchi possono mettere

"Il QUADERNINO delle REGOLE di ITALIANO"
scritto proprio dalla maestra Milli......
Per una presentazione del quadernino potete guardare:
http://blog.edidablog.it/blogs//index.php?blog=535&cat=1436

"Il Quadernino" è stato pubblicato da “Il Melograno Editore”.
Il costo è di 12 € + spese di spedizione.
Per informazioni o acquisti si può contattare direttamente l’autrice
damilli@alice.it

Grazie di tutto maestra Milli ti auguriamo di riposarti durante le vacanze e ricominciare a settembre con grande gioia, determinazione ed entusiasmo......
E se per caso volessi venire il giorno 20 settembre durante la festa di Passo dopo Passo porta tanti quadernini così tutti lo possono acquistare............

lunedì 16 giugno 2008

Altri articoli sull'argomento scuola e dsa

Ecco altri due articoli.

Uno di panorama

http://dislessia.myblog.it/files/articolo_Panorama.pdf

Uno On. Ghizzoni

L’On.Ghizzoni: “Ora la legge per il diritto allo studio dei dislessici”
A Modena a rischio il 20 per cento dei bambini di prima elementare. La parlamentare PD chiede di colmare il vuoto legislativo: “E’ pronto il testo di legge, il Parlamento lo approvi”
E’ notizia recente che a Modena, secondo uno studio commissionato dalla Provincia all’Università di Modena e Reggio Emilia, il 20 per cento dei bambini di prima elementare è a rischio dislessia. Proprio in questi giorni l’Associazione Italiana Dislessia ha inviato un esposto alla magistratura e al commissario europeo per i diritti umani per denunciare come, in Italia, non sia garantito il diritto allo studio a migliaia di bambini dislessici. Del tema si è occupata l’onorevole Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in commissione Cultura alla Camera: “Sulla dislessia maggioranza e opposizione devono lavorare insieme e in tempi rapidi per superare questo inaccettabile vuoto legislativo che nega il diritto allo studio a migliaia di bambini. Nella passata legislatura – precisa la parlamentare modenese – la commissione Cultura ha lavorato in modo proficuo su un testo che mira a riconoscere la dislessia, la disgrafia e la discalculia quali ‘disturbi specifici di apprendimento, e prevede che il Ministro della Pubblica Istruzione individui con decreto una serie di misure educative e didattiche atte a garantire i necessari supporti agli alunni con tali difficoltà in modo da prevenire l’insuccesso scolastico – conclude – Si tratta di un testo che pone fine alla disparità educativa di cui sono vittime i dislessici. La proposta di legge è stata firmata anche dal deputato Pdl Emerenzio Barbieri, cosa che ci fa ben sperare sulla possibilità di trovare una vasta adesione in Parlamento e una rapida approvazione”.

Altri articoli riguardo a ciò descritto sulla scuola per dsa

Ecco due articoli

Uno di panorama



L'altro on. Ghizzoni




domenica 15 giugno 2008

ARTICOLO IN RISPOSTA ALL'ESPOSTO DALL'ON. BINDI

Ecco il link dove potete leggere la risposta dell'on. Bindi all'esposto.
http://www.freefilehosting.net/download/3id4i


Speriamo che grazia anche alle sue parole le cose possano cambiare.

mercoledì 14 maggio 2008

NON LEGGO, MA LASCIATEMI SCRIVERE

Jack
per gli amici del forum è un'istituzione, è un ragazzo di 20 anni dislessico che con forte forza di volontà e sfruttando al meglio le potenzialità ha finito le superiori e si è iscritto all'università ad ingegneria, ma soprattutto ha scritto in un romanzo la sua esperienza di ragazzo dislessico...... Lascio a lui la parola o meglio la tastiera... ecco come presenta il suo libro sul forum:
http://www.dislessia.org/forum/viewtopic.php?f=2&t=1030
Il libro completo lo potete acquiare on line o scaricarlo gratuitamente al seguente link:
http://stores.lulu.com/jackcutrera
Un grazie a Jack per il suo contributo al forum, ma anche perchè fa sperare ad una mamma come me che anche mio figlio ce la può fare nonostante tutto e tutti......
GRAZIE JACK!!!!!!!
Per ragazzi e adulti che vogliono ascoltare tutto il libro ecco il link dove potete ascoltare, proprio per facilitare i ragazzi e adulti dislessici.
Buon ascolto
http://www.dislessia.org/forum/viewtopic.php?f=3&t=3779

lunedì 28 aprile 2008

DISGRAFIA


Ecco cosa è apparso in internet circa dieci giorni fa' (http://notizie.alice.it/notizie/...pmk=nothpcro)

Roma, 19 apr. (Apcom) - Lo studio, presentato nei giorni scorsi a Faenza durante il convegno nazionale sulla Disgrafia 'La fatica di scrivere', mostra come il 20,7% degli alunni esaminati sia disgrafico, pur in assenza di particolari patologie, mentre la segnalazione di tale disturbo è di fatto solo dello 0,75%.

"La ricerca - commenta Venturelli - evidenzia in maniera inequivocabile che la disgrafia ha caratteristiche sue proprie e che generalmente non si manifesta in presenza di dislessia. Infatti, se la maggior parte dei dislessici sono anche disgrafici, è anche vero che la stragrande maggioranza dei disgrafici non sono dislessici, in quanto i disgrafici senza dislessia segnalata sono il 20% sul totale".

Un altro dato rilevante è stato riscontrato nella correlazione tra disgrafia e basso rendimento scolastico, "come se il mancato apprendimento di questa abilità esecutiva di base - conclude la grafologa - interferisse sugli altri successivi apprendimenti; il che spiegherebbe l'altra correlazione riscontrata tra disgrafia e disortografia.

"Attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola è bene quindi prevenire la conoscenza di questa particolare forma di disturbo di scrittura manuale".

Gli insegnanti non dovrebbero avere nessun tentennamento nel segnalare gli alunni con problematiche nello scrivere normalmente; soprattutto durante la scuola dell'Infanzia e primaria quando la prevenzione della disgrafia ha alte possibilità di essere trattata con esiti positivi.

Con il crescere dell'età, invece, le possibilità di successo diminuiscono, anche perché gli esperti devono fare i conti con una personalità più strutturata e il subentrare dei nuovi mezzi tecnologici di scrittura.


Di disgrafia si parla poco, ma, come si evince dall'articolo colpisce più del 20% degli scolari.
La disgrafia, come ho già scritto, è la difficoltà nello scrivere a mano. Il bambino disgrafico scrive lentamente e il risultato è molto scadente compaiono lettere grandi, piccole, lo spazio è organizzato male, non seguono le righe e spesso concetti sono espressi in maniera approssimativa e molto stringati perché nella complessità del ricordare dove mettere la penna e come formare le lettere il disgrafico molto spesso dimentica ciò che voleva dire. Il rendimento dello studente disgrafico è scarso perché fatica a completare i lavori sia a casa che a scuola.
Di sicuro l'uso della video scrittura piò aiutare i disgrafici, però, come è facile immaginare, ci sono delle situazione in cui l'uso del PC non è consentito, faccio un esempio banale scrivere su un foglietto un numero di telefono oppure un appunto al volo... non sempre si ha un palmare o un telefonino a portata di mano soprattutto fra i bambini..... quindi cosa si può fare per poter migliorare la scrittura in questi bambini.... Ecco cosa ho trovato sempre in internet

23/06/2007 - PERCHE' LA BRUTTA SCRITTURA NON DIVENTI MOTIVO DI ESCLUSIONE
Ospitiamo un intervento della presidente dell'Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura

La disgrafia, ossia la cosiddetta "brutta scrittura" o "scrittura illeggibile" è un fenomeno in continuo aumento nelle scuole italiane e riguarda bambini della suola primaria fino a giovani adulti che frequentano l'Università.
Spesso i bambini e ragazzi disgrafici possiedono buone capacità di lettura e non sono affatto dislessici, come si tende a credere di solito.
La loro disgrafia deriva, talvolta, dal fatto di aver imparato a scrivere troppo presto, in un momento in cui le abilità specifiche per l'apprendimento della scrittura non erano giunte a piena maturazione (es: schema corporeo, organizzazione spaziale e temporale, coordinazione motoria, lateralità emisferica, etc); qualche altra volta dal fatto che l'insegnamento del gesto grafico è stato troppo affrettato ed i bambini non sono riusciti ad imparare i movimenti corretti per riprodurre il modello scolastico di scrittura corsiva, alla scuola primaria; qualche altra volta dal fatto che i bambini possono attraversare momenti di disagio affettivo che rendono improvvisamente illeggibile ed oscura la loro scrittura.

In tutti questi casi, l'incapacità di produrre una scrittura chiara e leggibile determina una mancanza di autostima in senso lato, nei bambini e ragazzi che ne sono afflitti.
La disgrafia è vista come un problema che coinvolge non solo la scrittura, ma anche le altre abilità e può portare i disgrafici ad un atteggiamento di disimpegno ed autoesclusione rispetto a tutto ciò che propone la scuola.
Quando gli insegnanti o i genitori decidono di affrontare il problema disgrafia si rivolgono al logopedista, cioè allo specialista che si occupa di riabilitazione del linguaggio orale e delle difficoltà di lettura, o al neuropsichiatria infantile, che riscontra la presenza di eventuali DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) ed i disgrafici non ottengono, di solito, alcun sensibile miglioramento della loro scrittura.
Il problema della disgrafia senza dislessia, infatti, non è di tipo sanitario, ma di tipo pedagogico e può essere affrontato, con buoni risultati, attraverso un ciclo di rieducazione della scrittura.

In Italia, i grafologi rieducatori della scrittura hanno una formazione psicopedagogica finalizzata al trattamento delle disgrafie e sono riuniti nell'Associazione ANGRIS (Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura).
Le sedute di rieducazione della scrittura sono incontri settimanali della durata di un'ora, in cui il grafologo rieducatore aiuta il bambino o ragazzo disgrafico a lavorare sul proprio problema, attraverso una serie di esercizi grafomotori che riguardano non solo la mano scrivente, ma tutto il corpo e, in particolare, la posizione che il ragazzo assume davanti al foglio di scrittura.
Il costo di una seduta non è elevato: equivale a quello di una lezione di recupero.
Generalmente, nel corso di un anno scolastico, i bambini e ragazzi disgrafici riescono a perdere gli automatismi scorretti che generavano la loro "brutta scrittura" e ad acquisire i movimenti corretti del modello scolastico di scrittura corsiva.

Ecco cosa scrive Anna nel forum della Dislessia:

SE QUALCUNO E' INTERESSATO MIO FIGLIO STA ANDANDO DA UNA GRAFOLOGA

ISCRITTA ALL'ALBO.
SEMBRA CHE CHI E' DISGRAFICO POSSA MIGLIORARE IN MODO DA POTER LEGGERE LA PROPRIA CALLIGRAFIA E PRENDERE APPUNTI.
LOGOPEDISTI E NEUROPSICOLOGI DI GARBAGNATE STANNO COLLABORANDO INSIEME E HANNO NOTATO MIGLIORAMENTI..
SECONDO LA GRAFOLOGA SI PUO' INIZIARE ANCHE DAI 10 ANNI IN SU NON C'E' TERMINE D'ETA' PER UNA RIABILITAZIONE.
INTORNO AI 10 ANNI I RAGAZZI HANNO PIU' VOGLIA DI COLLABORARE PER NON USARE SEMPRE IL PC.
LA PROCEDURA E' QUESTA.
1° VIENE FATTO UN INCONTRO SOLO CON GENITORI, MA VUOLE TUTTI I QUADERNI E DISEGNI DALLA SCUOLA MATERNA FINO ALL’ANNO CORRENTE SCOLASTICO (SIA QUADERNI DI ITALIANO CHE MATEMATICA)

2° INCONTRO CON IL RAGAZZO DOVE FA ANCHE DEI TEST DI SCRITTURA
3° INCONTRO CON I GENITORI E CONSEGNA DELLA DIAGNOSI (COSTO CIRCA 200 EURO).

QUESTA NON SERVE AI FINI ASL O DELLA SCUOLA SERVE SOLO PER CAPIRE SE SI PUO’ INIZIARE CON UN PERCORSO RIEDUCATIVO O RIABILITAZIONE
STA POI AI GENITORI E AL RAGAZZO DECIDERE SE INIZIARE QUESTO PERCORSO OPPURE NO.

LA GRAFOLOGA PUO’ FARE UN FOGLIO PER DICHIARARE LE USCITE SCOLASTICHE PER LA RIABILITAZIONE COME GIUSTIFICA CHE SERVE ALLA SCUOLA.

LA RIABILITAZIONE DI SOLITO E’ UNA VOLTA ALLA SETTIMANA PER UN’ORA.

IL RAGAZZO DOVRA’ ESERCITARSI TUTTI I GIORNI TRANNE IL GIORNO IN CUI VA A FARE RIABILITAZIONE.

5 MINUTI PER ESERCIZI MOTORI E 5 DI ESERCIZI GRAFOLOGICI.

IL COSTO DELLE SEDUTE E’ COME QUELLO DI UNA LEZIONE PRIVATA DI UNA LOGOPEDISTA.

HO SAPUTO INOLTRE CHE LA MAGGIOR PARTE DEI DISGRAFICI E’ AMBIDESTRO.

IL BIANCO DEL FOGLIO RIFLETTE PER QUESTO I QUADERNI DELLA ERICKSON SONO STATI STUDIATI IN MODO CHE IL MARGINE SINISTRO SIA VERDE E IL DESTRO ROSSO E LA RIGA PER SCRIVERE IN AZZURRO.
IO NON SO’ SE FUNZIONA QUESTO METODO.

ABBIAMO DECISO DI PROVARE POI VI FARO’ SAPERE SE E’ VERAMENTE VALIDO.

SPERO DI AVER CHIARITO E DI AVER DATO SPIEGAZIONI PIU’ SEMPLICI
Di sicuro tentare non nuoce e soprattutto se dovesse veramente funzionare almeno questi bambini hanno non dico una calligrafia bellissima, ma almeno leggibile........
Speriamo.....
Buona serata a tutti.

martedì 22 aprile 2008

STUDIO CON MAPPE

Lo studio con mappe è un valido strumento per i ragazzi dislessici, soprattutto nella fase di ripasso perché gli permette di avere subito "sotto mano" le informazioni importanti, minime con magari delle figure che richiamano i concetti.
Ma che cos'è una mappa?
Ce ne sono principalmente di due tipi: mentali e concettuali, ma in generale sono strumenti grafici in cui si raccolgono le nozioni, idee, sviluppo di pensiero.
Per farsene un'idea:

mappe mentali [da Wilkipedia: si parte definendo un argomento centraleCentral Topic o simili) e si sviluppa la mappa secondo una logica radiale. A quello centrale possono infatti essere collegati in forma radiale una serie di nodi di primo livelloTopic), ciascuno dei quali può essere ulteriormente articolato in Subtopic (nodi di secondo livello) e così via]

Esistono software che elaborano mappe mentali opensource esiste FreeMind- free mind mapping software dal sito dell'Istituto Pedagogico di Bolzano si può scaricare liberamente l'open tutorial didattico per FreeMind 0.8.0 a cura di Luisanna Fiorini.
A pagamento ricordo MindManager di cui spiega molto bene la funzionalità http://www.noiosito.it/manumm.htm.

mappe concettuali a differenza della mappa mentale si sviluppa dall'alto verso il basso e dal generale al particolare ed è la rappresentazione di un ragionamento


Esistono molti programmi che aiutano alla costruzione di mappe ricordo CmapTools [una guida la si può trovare a questo link http://www.noiosito.it/cmap.htm] , Compendium e anche Diagram designer .
Esistono poi altri ambienti per lo sviluppo di mappe concettuali a pagamento ricordo come primo Knoledge Master e Inspiration e Kidspiration (per bambini).
In internet è possibile trovare appunti di studio fatto con le mappe per esempio nel dis-blog è possibile trovare molto materiale, ma anche www.studioinmappa.it qui si possono trovare esempi di mappe create con Word adatte a mio avviso per la scuola primaria però queste si possono ampliare e possono essere un ottimo punto di partenza, per le scuole secondarie un esempio è http://www.scuolainsiemeweb.it/index.htm nella sezione mappe c'è molto materiale......

Per quanto riguarda la teoria e la costruzione delle mappe ho trovato un link veramente interessante e completo, chi volesse approfondire basta cliccare: http://www.mariafamiglietti.it/mappe_concettuali.htm

giovedì 17 aprile 2008

IL DIRITTO ALLA LETTURA

Ecco un articolo veramente interessante , che mette in luce finalmente che anche in Italia le cose si stanno muovendo per poter garantire a tutti anche a chi non può leggere, che siano essi non vedenti o dislessici poco cambia, di potersi gustare un romanzo (apperna uscito in libreria) oppure studiare....


«Editori, pubblicate in digitale»

La Nuova Sardegna (13-04-2008)

Appello delle associazioni di ciechi e ipovedenti: libri sardi non solo di carta.


Bachisio Zolo: «Lo Stato stanzia risorse destinate all'utilizzo dei formati per Pc»

di Federico Sedda

NUORO. Appello agli editori sardi: «Pubblicate i vostri libri in formato digitale, fate in modo che i ciechi e gli ipovedenti possano avere accesso anche alla cultura sarda attraverso la lettura del computer.
Ora la legge lo permette: sono disponibili appositi contributi all'editoria».
È Bachisio Zolo, non vedente e direttore dello Ierfop (istituto per la formazione dei disabili), a lanciare il messaggio agli editori della Sardegna.
A spingerlo è il decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 7 aprile scorso che mette a disposizione oltre due milioni e mezzo di euro in ambito nazionale. Il decreto è del 18 dicembre 2007 ed è stato firmato dal ministro per i Beni e le Attività culturali, Francesco Rutelli.
«Diversi editori -spiega Zolo - pubblicano già in formato digitale e questo permette ai non vedenti di avvicinarsi al testo senza mediazioni. Nella maggior parte dei casi non succede e a noi non resta che scannerizzare i libri di carta e trasformarli in digitali. Ma è un'operazione complicata. Con
i nuovi incentivi, gli editori potranno pubblicare direttamente in digitale. I libri, peraltro, non potranno costare più di 9,90 euro».

I ciechi e gli ipovedenti, dunque, potranno leggere le novità editoriali non più solo in braille, ma direttamente sul loro personal computer. In questo modo i non vedenti potranno avere accesso alla maggior parte dei libri di nuova edizione e non più solo a quei pochi “tradotti” nella scrittura braille. Il progetto finanziato dal ministero assicura la possibilità di mettere a disposizione,
entro tre giorni dall'uscita del libro sul mercato, almeno tremila titoli nuovi all'anno, di cui duemila di autori italiani, cinquecento di scrittori stranieri e altri cinquecento su richiesta degli interessati. Cifre corrispondenti, secondo le stime dell'Associazione italiana editori, al numero delle novità editoriali che giungono ogni anno nelle librerie più prestigiose. «Si tratta di una novità assoluta e di grande importanza - sottolinea Bachisio Zolo - Il computer leggerà i testi per i non vedenti, mentre gli ipovedenti potranno ingrandire e contrastare i caratteri a seconda della necessità visiva».
Una vera e propria rivoluzione tecnologica, insomma, sul cammino dell'integrazione culturale dei ciechi. L'Italia - spiega il direttore dello Ierfop - è il primo paese al mondo che decide di favorire la produzione dei libri anche in formato digitale accessibile ai disabili visivi. I fondi stanziati dal decreto ammontano esattamente a duemilioni e 750mila euro. La distribuzione dei file potrà avvenire anche tramite il servizio postale. Bachisio Zolo conclude ribadendo l'invito all'editoria sarda: pubblicate i vostri libri in digitale.

Ecco invece il link dove si spiega molto bene il decreto di cui si parla nell'articolo:
http://guide.dada.net/giornalismo/interventi/2008/04/327856.shtml

Eccone invece un'altro che commenta il decreto:
http://punto-informatico.it

giovedì 10 aprile 2008

DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO

La dislessia è solo una piccola goccia tra i disturbi di apprendimento.... Facciamo un po' di chiarezza!!!!

  1. DISLESSIA: difficoltà nel riconoscere i segni alfabetici, quindi i dislessici sono quelle persone, che pur essendo di intelligenza superiore alla norma, fanno fatica a leggere o hanno una lettura stentata, poco espressiva comunque al di sotto delle richieste per l'età anagrafica.
  2. DISCALCULIA: difficoltà nell'ambito numerico, difficoltà a riconoscere i numeri, difficoltà nell'attribuire significato al numero ed eseguire le procedure di calcolo e difficoltà nel ricordare le tabelline.
  3. DISORTOGRAFIA: difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici; essa si presenta con errori sistematici.
  4. DISGRAFIA: difficoltà sulle funzioni fondamentali della scrittura che comporta: scarsa leggibilità, lentezza e stentatezza, disorganizzazione delle forme e degli spazi grafici, scarso controllo del gesto, rigidità ed eccessiva accuratezza, difficoltà nell’atto scrittorio in presenza di crampi o dolori muscolari.
Di sicuro non è tutto però almeno un po' di basi....

lunedì 7 aprile 2008

PASSO DOPO PASSO

Eccoci in una nuova avventura creare un blog per parlare di dislessia....

"Passo dopo passo" è nato prima come un luogo di incontro presso la biblioteca di Albairate, piccolo paese nella provincia di Milano, ora come luogo virtuale dove si possono trovare informazioni sia sui nostri incontri mensili sia su quello che è bello sapere sulla dislessia.