MIUR IL 07 APRILE 2017 ha comunicato i cambiamenti che ci saranno con la buona scuola.
Vi inseriamo qui link e il riassunto relativo agli esami di stato 2019 ed esami terza media anno scolastico 2017/2018-
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs070417bis
RIASSUMENDO.
ESAMI TERZA MEDIA 2016/2017
invariato Invalsi che fanno media. Scritti tema, matematica, invalsi ita e mate, scritto lingua straniera inglese, seconda lingua straniera decide la scuola se fare scritto. Esame orale dipende da ogni istituto se fare tesina o fare domande su tutto programma
ESAME TERZA MEDIA 2017/2018
Invalsi verranno somministrati prima degli esami e serviranno per la media d'ammissione
Solo tre scritti e prova orale.
DIPLOMA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 uguale agli altri anni
Prima prova tema
Seconda prova a indirizzo
Terza prova quizzone
Orale tesina più domande generali di tutto il programma
Presidente esterno e 3 commissari esterni e 3 commissari interni
Crediti massimo sono 25 dei 3 anni più ogni prova punteggio massimo 15
Orale credito massimo 30
Commissione può decidere ulteriore 5 bonus. Il tutto per arrivare come voto a 100/100
DIPLOMA ANNO SCOLASTICO 2017/2018 uguale all'anno precedente
Prima prova Italiano (tema, saggi, articoli ecc.)
Seconda prova a indirizzo
Terza prova quizzone
Orale tesina più domande generali di tutto il programma
Presidente esterno e 3 commissari esterni e 3 commissari interni
DIPLOMA ANNO 2018/2019 (le terze superiori di quest'anno anno scolastico 2016/2017)
Cambio calcolo crediti già da quest'anno perciò ci sarà un altra tabella
Crediti massimo diventano 40 punti
Scritti e orale uguali massimo 20 punti
INTRODUZIONE PROVE INVALSI ITA, MATE E INGLESE che verranno somministrati ad aprile della 5 superiore. (per ammissione all'esame)
Scritti solo due
Prima prova Italiano (tema, saggi ecc.)
Seconda Prova a indirizzo
Orale tesina più esposizione alternanza scuola-lavoro.
Presidente esterno 3 Commissari esterni e 3 commissari interni
Valutazione ed Esami di Stato
Nessun cambiamento per gli Esami di Stato di quest’anno. Le novità saranno applicate nel 2018 per l’Esame del primo ciclo e nel 2019 per la Maturità. Alla primaria e alla secondaria di I grado cambia la modalità di valutazione: restano i voti, ma saranno espressione dei livelli di apprendimento raggiunti e saranno affiancati da una specifica certificazione delle competenze. Maggiore peso viene dato alla valutazione delle competenze in ‘Cittadinanza e Costituzione’, che saranno anche oggetto di colloquio anche all’Esame di Maturità. Sono alcune delle novità previste dal decreto su valutazione ed Esami di Stato.
La valutazione nel primo ciclo: il tema dell’ammissione alla classe successiva diventa parte di un processo più ampio di presa in carico delle studentesse e degli studenti. Le attività svolte nell’ambito della disciplina trasversale ‘Cittadinanza e Costituzione’ diventano oggetto di valutazione.
Alla primaria varrà la normativa vigente: la non ammissione è prevista solo in casi eccezionali e con decisione unanime dei docenti della classe. Ma con una novità: viene esplicitato che l’ammissione è prevista anche in caso di livelli di apprendimento “parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”. Le scuole dovranno attivare, anche questa è una novità, specifiche strategie di miglioramento per sostenere il raggiungimento dei necessari livelli di apprendimento da parte degli alunni e delle alunne più deboli. Per una scuola più inclusiva e capace di non lasciare solo chi resta indietro.
Nella secondaria di I grado resta ferma la necessità di frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale per poter essere ammesse o ammessi alla classe successiva. Anche alla secondaria di I grado, a differenza di quanto avviene oggi, in un’ottica di maggiore trasparenza dei voti e in linea con le esperienza di molti Paesi europei, si può essere ammessi o ammesse alla classe successiva e all’Esame finale in caso di mancata acquisizione dei necessari livelli di apprendimento in una o più discipline. In questo caso, come per la primaria, le scuole dovranno attivare percorsi di supporto per colmare le lacune. Alla fine del I ciclo viene rilasciata una apposita certificazione delle competenze oggi già sperimentata da oltre 3.000 istituzioni scolastiche.
Esame del I ciclo. Tre scritti e un colloquio saranno le prove previste alla fine della classe terza della secondaria di I grado. Oggi le prove sono cinque più il colloquio. L’Esame viene riequilibrato e si torna a dare più valore al percorso scolastico rispetto al peso delle prove finali. Sono previste: una prova di italiano, una di matematica, una prova sulle lingue straniere, un colloquio per accertare le competenze trasversali, comprese quelle di cittadinanza. Il test Invalsi (la prova nazionale standardizzata) resta, ma si svolgerà nel corso dell’anno scolastico, non più durante l’Esame.
Esame del II ciclo. Due prove scritte e un colloquio orale. Questo il nuovo Esame. Oggi le prove scritte sono tre più il colloquio. Lo svolgimento delle attività di alternanza Scuola-Lavoro diventa requisito di ammissione, insieme allo svolgimento della Prova nazionale Invalsi. Si viene ammessi e ammesse all’Esame con tutti sei. Fatta salva la possibilità per il Consiglio di classe di ammettere, con adeguata motivazione, chi ha un voto inferiore a sei in una disciplina (o in un gruppo di discipline che insieme esprimono un voto). L’ammissione con una insufficienza incide sul credito finale con cui si accede all’Esame. Questo non vale per il voto legato al comportamento: chi ha l’insufficienza non viene ammessa o ammesso.
L’Esame sarà composto da: prima prova scritta nazionale che accerterà la padronanza della lingua italiana, seconda prova scritta nazionale su una o più discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, colloquio orale che accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato, l’esposizione delle attività svolte in alternanza. L’esito dell’Esame oggi è espresso in centesimi: fino a 25 punti per il credito scolastico, fino a 15 per ciascuna delle tre prove scritte, fino a 30 per il colloquio. Con il decreto il voto finale resta in centesimi, ma si dà maggior peso al percorso fatto nell’ultimo triennio: il credito scolastico incide fino a 40 punti, le 2 prove scritte incidono fino a 20 punti ciascuna, il colloquio fino a 20 punti. La Commissione resta quella attuale: un Presidente esterno più tre commissari interni e tre commissari esterni. La prova Invalsi viene introdotta in quinta per italiano, matematica e inglese, ma si svolgerà in un periodo diverso dall’Esame.
Le novità per le prove Invalsi: si introduce una prova di inglese standardizzata al termine sia della primaria sia della secondaria di I e II grado per certificare, in convenzione con enti certificatori accreditati, le abilità di comprensione e uso della lingua inglese in linea con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue. Nelle classi finali della secondaria di I e II grado la prova Invalsi è requisito per l’ammissione all’Esame, ma non influisce sul voto finale.