Esami del secondo ciclo
La sessione d’Esame avrà inizio il prossimo 16 giugno alle ore 8.30.
L’Esame prevede un colloquio orale, che partirà dalla discussione di un elaborato il cui argomento sarà assegnato a ciascuna studentessa e a ciascuno studente dai Consigli di classe entro il prossimo 30 aprile.
L’elaborato sarà poi trasmesso dal candidato entro il successivo 31 maggio.
Ci sarà dunque un mese per poterlo sviluppare.
Ciascuna studentessa e ciascuno studente avrà il tempo di curarlo approfonditamente grazie anche al supporto di un docente che accompagnerà questo percorso, aiutando ciascun candidato a valorizzare quanto appreso.
L’elaborato sarà assegnato sulla base del percorso svolto e delle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, che potranno essere integrate anche con apporti di altre discipline, esperienze relative ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento o competenze individuali presenti nel curriculum dello studente.
L’elaborato potrà avere forme diverse, in modo da tenere conto della specificità dei diversi indirizzi di studio, della progettualità delle istituzioni scolastiche e delle caratteristiche della studentessa o dello studente in modo da valorizzare le peculiarità e il percorso personalizzato compiuto.
Le discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi sono state pubblicate oggi insieme alle ordinanze.
Ci saranno, ad esempio,
Lingua e cultura latina e Lingua e cultura greca per il Liceo classico,
Matematica e Fisica per il Liceo scientifico,
Lingua e cultura straniera 1 e Lingua e cultura straniera 3 per il liceo linguistico.
Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane,
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Dopo la discussione dell’elaborato, il colloquio proseguirà con la discussione di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Lingua e letteratura italiana,
con l’analisi di materiali (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline.
Ci sarà spazio per l’esposizione dell’esperienza svolta nei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento).
Il candidato dimostrerà, nel corso del colloquio, di aver maturato le competenze e le conoscenze previste nell’ambito dell’Educazione civica.
La durata indicativa del colloquio sarà di 60 minuti.
Nella conduzione dei colloqui si terrà conto delle informazioni contenute nel curriculum dello studente, che comprende il percorso scolastico, ma anche le attività effettuate in altri ambiti, come sport, volontariato e attività culturali.
Il numero di candidati che sostengono il colloquio non può essere superiore a 5 per giornata; l’ordine di convocazione dei candidati sarà secondo la lettera alfabetica stabilita in base al sorteggio dalle singole commissioni.
L’ammissione dei candidati sarà disposta, in sede di scrutinio finale, dal Consiglio di classe.
La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso, e saranno le istituzioni scolastiche a stabilire eventuali deroghe al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale. Si deroga anche al monte orario previsto per i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, che non rappresenta, anch’esso, un requisito di accesso. La commissione sarà interna, con il Presidente esterno.
L’Ordinanza sul secondo ciclo fa riferimento anche alle regole per i candidati esterni, che svolgeranno la prova preliminare nel mese di maggio, e comunque non oltre il termine delle lezioni, per poter accedere all’Esame di giugno. Per i candidati esterni, sono sedi di esame le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione alle quali gli stessi sono assegnati.
ATTENZIONE A QUESTI ARTICOLI:
Articolo 10
(Documento del consiglio di classe)
1. Entro il 15 maggio 2021 il consiglio di classe elabora, ai sensi dell’articolo 17, comma 1,
del Dlgs 62/2017, un documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i
tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi
raggiunti, nonché ogni altro elemento che lo stesso consiglio di classe ritenga utile e
significativo ai fini dello svolgimento dell’esame.
Per le discipline coinvolte sono altresì
evidenziati gli obiettivi specifici di apprendimento ovvero i risultati di apprendimento
oggetto di valutazione specifica per l’insegnamento trasversale di Educazione civica. Il
documento indica inoltre:
a) l’argomento assegnato a ciascun candidato per la realizzazione dell’elaborato
concernente le discipline caratterizzanti oggetto del colloquio di cui all’articolo
18, comma 1, lettera a);
b) i testi oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Italiano durante il quinto
anno che saranno sottoposti ai candidati nel corso del colloquio di cui all’articolo
18 comma 1, lettera b);
c) per i corsi di studio che lo prevedano, le modalità con le quali l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera è stato attivato con
metodologia CLIL.
2. Nella redazione del documento i consigli di classe tengono conto, altresì, delle indicazioni
fornite dal Garante per la protezione dei dati personali con nota del 21 marzo 2017, prot.
10719.
Al documento possono essere allegati atti e certificazioni relativi alle prove
effettuate e alle iniziative realizzate durante l’anno in preparazione dell’esame di Stato, ai
PCTO, agli stage e ai tirocini eventualmente effettuati, alle attività, i percorsi e i progetti
svolti nell’ambito del previgente insegnamento di Cittadinanza e Costituzione e
dell’insegnamento dell’Educazione Civica riferito all’a.s. 2020/21, nonché alla
partecipazione studentesca ai sensi dello Statuto.
3. Per le classi articolate e per i corsi destinati a studenti provenienti da più classi, il
documento del consiglio di classe è comprensivo della documentazione relativa ai gruppi
componenti.
4. Il documento del consiglio di classe è immediatamente pubblicato all’albo on-line
dell’istituzione scolastica. La commissione si attiene ai contenuti del documento
nell’espletamento della prova di esame.
5. Nella Regione Lombardia, per i candidati di cui all’articolo 3, comma 1, lettera c) sub i., il
documento del consiglio di classe fa riferimento, in particolare, ai contenuti, ai metodi, ai
mezzi, agli spazi e ai tempi del percorso formativo, nonché ai criteri, agli strumenti di
valutazione adottati e agli obiettivi raggiunti ai fini dell’accertamento delle conoscenze,
competenze e capacità, con specifico riferimento al colloquio.
Il documento è
predisposto dal consiglio della classe dell’istituto professionale al quale i candidati sono
assegnati in qualità di candidati interni, sulla base della relazione documentata
dell’istituzione formativa che ha erogato il corso. La struttura complessiva del documento
della classe alla quale sono assegnati detti candidati si distingue in due o più sezioni,
ciascuna delle quali dedicata a una delle articolazioni in cui si suddivide la classe.
6. Nelle Province autonome di Trento e Bolzano, il documento del consiglio di classe,
predisposto direttamente dall’istituzione formativa, fa riferimento, in particolare, ai
contenuti, ai metodi, ai mezzi, agli spazi e ai tempi del percorso formativo, nonché ai
criteri, agli strumenti di valutazione adottati e agli obiettivi raggiunti ai fini
dell’accertamento delle conoscenze, competenze e capacità, con specifico riferimento al
colloquio.
CREDITI SCOLASTICI
Articolo 11
(Credito scolastico)
1. Il credito scolastico è attribuito fino a un massimo di sessanta punti di cui diciotto per la
classe terza, venti per la classe quarta e ventidue per la classe quinta.
2. Il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, provvede alla conversione del credito
scolastico attribuito al termine della classe terza e della classe quarta e all’attribuzione del
credito scolastico per la classe quinta sulla base rispettivamente delle tabelle A, B e C di
cui all’allegato A alla presente ordinanza.
3. I docenti di religione cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico, nell’ambito della fascia, agli
studenti che si avvalgono di tale insegnamento. Analogamente, i docenti delle attività
didattiche e formative alternative all’insegnamento della religione cattolica partecipano a
pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito
scolastico, nell’ambito della fascia, agli studenti che si avvalgono di tale insegnamento.
4. Il consiglio di classe tiene conto, altresì, degli elementi conoscitivi preventivamente
forniti da eventuali docenti esperti e/o tutor, di cui si avvale l’istituzione scolastica per le
attività di ampliamento e potenziamento dell’offerta formativa.
5. Per i candidati interni sono previsti e disciplinati i seguenti casi particolari:
a) nei corsi quadriennali, il credito scolastico è attribuito al termine della classe
seconda, della classe terza e della classe quarta. La conversione del credito della
classe seconda e della classe terza è effettuata sulla base rispettivamente delle
tabelle A e B di cui all’allegato A alla presente ordinanza. L’attribuzione del
credito per la classe quarta è effettuata sulla base della tabella C di cui all’allegato
A alla presente ordinanza;
b) nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito, il credito scolastico è
attribuito dal consiglio di classe, per la classe quinta non frequentata, nella misura
massima prevista per lo stesso, pari a ventidue punti;
c) per i candidati interni che non siano in possesso di credito scolastico per la classe
terza o per la classe quarta, in sede di scrutinio finale della classe quinta il
consiglio di classe attribuisce il credito mancante sulla base della tabella D di cui
all’allegato A alla presente ordinanza, in base ai risultati conseguiti, a seconda dei
casi, per idoneità e per promozione, ovvero in base ai risultati conseguiti negli
esami preliminari sostenuti negli anni scolastici decorsi quali candidati esterni
all’esame di Stato;
d) agli studenti che frequentano la classe quinta per effetto della dichiarazione di
ammissione da parte di commissione di esame di Stato, il credito scolastico è
attribuito dal consiglio di classe nella misura di punti undici per la classe terza e
ulteriori punti dodici per la classe quarta, se non frequentate. Qualora lo studente
sia in possesso di idoneità o promozione alla classe quarta, per la classe terza è
assegnato il credito acquisito in base a idoneità o promozione, unitamente a
ulteriori punti dodici per la classe quarta;
e) in Regione Lombardia, l’attribuzione del credito scolastico ai candidati di cui
all’articolo 3, comma 1, lettera c), sub i., ammessi all’esame di Stato, è effettuata
in sede di scrutinio finale dal consiglio della classe dell’istituto professionale al
quale gli studenti sono stati assegnati in qualità di candidati interni.
Il credito
scolastico per le classi terza e quarta è calcolato secondo i parametri previsti dalla
tabella D di cui all’allegato A alla presente ordinanza, rispettivamente in base al
punteggio del titolo di Qualifica e del titolo di Diploma professionale.
Il credito
scolastico per la classe quinta è calcolato secondo i parametri previsti dalla tabella
C di cui all’allegato A alla presente ordinanza, in base alla media dei voti riportati
in sede di scrutinio finale in ciascuna disciplina o gruppo di discipline insegnate
nel corso annuale, in coerenza con le Linee guida adottate con il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 18 gennaio 2011, n. 4 e sulla
base della relazione documentata dell’istituzione formativa che ha erogato il
corso; QUI GRIGLIA DEL CREDITO SCOLASTICO
Articolo 12
(Commissioni d’esame)
Le commissioni d’esame sono costituite da due sottocommissioni, composte ciascuna da
sei commissari appartenenti all’istituzione scolastica sede di esame, con presidente
esterno unico per le due sottocommissioni.
Articolo 20
(Esame dei candidati con disabilità)
1. Gli studenti con disabilità sono ammessi a sostenere l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione secondo quanto disposto dall’articolo
. Il consiglio di classe
stabilisce la tipologia della prova d’esame, se con valore equipollente o non equipollente,
in coerenza con quanto previsto all’interno del piano educativo individualizzato (PEI) ai
sensi dell’articolo 10 del decreto interministeriale del 29 dicembre 2020, n. 182..
Il consiglio di classe, inoltre, acquisisce elementi, sentita la famiglia, per stabilire per quali
studenti sia necessario provvedere, in ragione del PEI, allo svolgimento dell’esame in
modalità telematica ai sensi dell’articolo 8, qualora l’esame in presenza, anche per effetto
dell’applicazione delle eventuali misure sanitarie di sicurezza, risultasse inopportuno o di
difficile attuazione. In caso di esigenze sopravvenute dopo l’insediamento della
commissione con la riunione plenaria, all’attuazione del presente comma provvede il
presidente, sentita la sottocommissione.
3. La prova d’esame, ove di valore equipollente, determina il rilascio del titolo di studio
conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nel diploma finale non è fatta menzione dello
svolgimento della prova equipollente.
Per la predisposizione e lo svolgimento della prova d’esame, la sottocommissione può
avvalersi del supporto dei docenti e degli esperti che hanno seguito lo studente durante
l’anno scolastico. Il docente di sostegno e le eventuali altre figure a supporto dello
studente con disabilità sono nominati dal presidente della commissione sulla base delle
indicazioni del documento del consiglio di classe, acquisito il parere della
sottocommissione.
5. Le sottocommissioni adattano, ove necessario, al PEI la griglia di valutazione della prova
orale di cui all’allegato B
6. Agli studenti con disabilità per i quali è stata predisposta dalla sottocommissione, in base
alla deliberazione del consiglio di classe di cui al comma 1, una prova d’esame non
equipollente, è rilasciato l’attestato di credito formativo di cui all’articolo 20, comma 5 del
Dlgs 62/2017. Il riferimento all’effettuazione della prova d’esame non equipollente è
indicato solo nell’attestazione e non nei tabelloni dell’istituto né nell’area documentale
riservata del registro elettronico, cui accedono tutti gli studenti della classe di riferimento.
7. Agli studenti con disabilità che non partecipano agli esami è rilasciato l’attestato di
credito formativo di cui all’articolo 20, comma 5 del Dlgs 62/2017 .
8. Agli studenti ammessi dal consiglio di classe a svolgere nell’ultimo anno un percorso di
studio conforme alle Linee guida e alle Indicazioni nazionali e a sostenere l’esame di
Stato, a seguito di valutazione positiva in sede di scrutinio finale, è attribuito per il
terzultimo e penultimo anno un credito scolastico sulla base della votazione riferita al
PEI. Relativamente allo scrutinio finale dell’ultimo anno di corso, si applicano le
disposizioni di cui all’articolo 11.
Articolo 21
(Esame dei candidati con DSA e con altri bisogni educativi speciali)
1. Gli studenti con disturbo specifico di apprendimento (DSA), certificato ai sensi della
legge 8 ottobre 2010, n. 170, sono ammessi a sostenere l’esame di Stato conclusivo del
secondo ciclo di istruzione secondo quanto disposto dall’articolo 3, sulla base del piano didattico personalizzato (PDP).
2. La sottocommissione, sulla base del PDP e di tutti gli elementi conoscitivi forniti dal
consiglio di classe, individua le modalità di svolgimento della prova d’esame.
Nello
svolgimento della prova d’esame, i candidati con DSA possono utilizzare, ove necessario,
gli strumenti compensativi previsti dal PDP. Gli studenti che sostengono con esito
positivo l’esame di Stato alle condizioni di cui al presente comma conseguono il diploma
conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nel diploma non viene fatta menzione
dell’impiego degli strumenti compensativi.
3. Le sottocommissioni adattano, ove necessario, al PDP la griglia di valutazione della prova
orale di cui all’allegato B.
4. I candidati con certificazione di DSA che, ai sensi dell’articolo 20, comma 13 del Dlgs
62/2017, hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero
dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e, che sono stati valutati dal consiglio di
classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo
svolgimento di tale percorso, in sede di esame di Stato sostengono una prova
differenziata coerente con il percorso svolto, non equipollente a quelle ordinarie,
finalizzata solo al rilascio dell’attestato di credito formativo di cui all’articolo 20, comma
5 del Dlgs 62/2017. Per detti candidati, il riferimento all’effettuazione della prova
differenziata è indicato solo nell’attestazione e non nei tabelloni dell’istituto né nell’area
documentale riservata del registro elettronico, cui accedono gli studenti della classe di
riferimento.
5. I candidati con certificazione di DSA che hanno seguito un percorso didattico ordinario,
con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua straniera, sostengono la prova
d’esame nelle forme previste dalla presente ordinanza e, in caso di esito positivo,
conseguono il diploma conclusivo del secondo ciclo di istruzione.
6. Per le situazioni di studenti con altri bisogni educativi speciali, non ricompresi nelle
categorie di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170 e alla legge 5 febbraio 1992, n. 104,
formalmente individuate dal consiglio di classe, il consiglio di classe trasmette alla
sottocommissione l’eventuale piano didattico personalizzato. Per tali studenti non è
prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è assicurato l’utilizzo degli
strumenti compensativi già previsti per le prove di valutazione orali in corso d’anno. Gli
studenti che sostengono con esito positivo l’esame di Stato alle condizioni cui al presente
comma conseguono il diploma conclusivo del secondo ciclo di istruzione.
GRIGLIA VALUTAZIONE MIUR
QUI ORDINANZA N. 53 DEL 03.03.2021